CIVITA – Sono quattro uomini e quattro donne, tutti ancora da identificare i corpi recuperati dai soccorritori dopo la piena che nella giornata ha investito un gruppo di turisti che stava visitando le gole del Raganello, nei pressi di Civita. Una strage. E tutti sperano che il fiume non restituisca altri corpi senza vita, visto che al momento, mentre le ricerche proseguono serrate, nessuno sa con precisione quanti turisti fossero presenti nel canyon del Raganello quando la piena ha invaso ogni ambito di una delle meraviglie naturali più affascinanti e frequentate del Parco Nazionale del Pollino. Erano in acqua a godere di questo spettacolo della natura quando la furia dell’acqua, presumibilemnte generata dall’allerta meteo prevista in zona, ha ingrossato a monte il corso d’acqua e li ha investiti con tutta la sua furia, portando a valle ogni cosa. Il gruppo di escursionisti, tra i quali erano presenti anche dei bambini (uno dei quali è stato trasferito in elisoccorso in condizioni gravi di ipotermia), stava partecipando ad una visita all’interno dell’area caratterizzata da gole del paese arbereshe. Qualcuno ha provato a trovare riparo sulle pareti rocciose del canyon, ma molti non ce l’hanno fatta e sono stati travolti e trascinati a valle, morendo sotto l’impeto delle acque vorticose che hanno risucchiato tutto e tutti. Gli altri, rimasti appesi alla roccia, sono stati soccorsi – nonostante le difficili operazioni di recupero – grazie ad un intenso lavoro degli uomini del Soccorso Alpino Calabria, dei gruppi di recupero fluviale dei Vigili del Fuoco, dagli uomini de soccorso alpino specializzato della Guardia di Finanza, anche grazie all’utilizzo di alcuni elicotteri che hanno fatto la spola tra gli ospedali ed il letto del torrente nei pressi del Ponte del Diavolo. Dodici le persone fino ad ora soccorse e portate in salvo, ma c’è ancora incertezza sul numero di eventuali dispersi per l’ondata di piena. Il capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi ha anche confermato le difficoltà di stabilire il numero di dispersi per l’impossibilità, allo stato, di sapere quante persone vi fossero nelle gole. Un bilancio pesantissimo che potrebbe aggravsri con il passare delle ore, soprattutto quando il fiume ritornerà a ritirarsi e le gole potrebbero restituire altri corpi. Cosa che tutti si augurano non accada. Ma nessuno lo esclude. A memoria è la tragedia più imponente che abbia riguardato questo tratto naturale di gole nei pressi di Civita.
La protezione civile regionale ha messo a disposizione il proprio numero verde 800-222211 per chiunque avesse notizie circa persone che potessero trovarsi nella zona di Civita al momento della tragedia del torrente.
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