Prove di educational per Eurosen in attesa dei turisti

educational moranocalabro

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MORANO CALABRO – Educational interno per la stampa locale quello messo in campo per la terza fase del Progetto Eurosen che vede protagonista il Comune di Morano Calabro. Questo fine settimana nel chiostro di San Bernardino diversi operatori dell’informazione locale sono stati accolti dal primo cittadino Nicolò De Bartolo, dal consigliere comunale Rocco Marrone, dall’assessore Biagio Angelo Severino, dal componente lo staff del sindaco, Francesco Soave, dal responsabile del cluster locale, Antonello Parrilla e dal referente nazionale PLEF, Paolo Todeschini per testare il percorso cittadino di accoglienza turistica entrato a far parte della rete europea. Insieme agli operatori della comunicazione anche Consolata Loddo, dirigente Settore 8 Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Calabria, Maria Grazia Mascaro, consulente esterno Eurosen, amministratori, agenti del comparto turistico. L’iniziativa – quale atto conclusivo di un percorso a tappe che ha coinvolto anche Civita e Altomonte, gli altri due centri scelti da Planet Life Economy Foundation per la realizzazione dell’ambizioso programma di sviluppo internazionale – vede i tre borghi del Pollino protagonisti di un piano che mira alla valorizzazione delle peculiarità dei singoli villaggi secondo il modello innovativo dell’approfondimento e della partecipazione diretta del visitatore al ménage dei residenti, attività rivolte prevalentemente a fruitori senior, ma che intende catalizzare flussi di ogni fascia d’età. Facendo leva sulla condivisione, il turista è reso parte attiva di un processo che ha lo scopo di trasmettere, promuovere e integrare il patrimonio culturale (storia, arte, emergenze architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche) con le tradizioni, la gastronomia, la lingua, l’economia e quanto, in generale, costituisce e forma le radici di un popolo. Ad introdurre l’educational moranese è stato il consigliere Antonio Marrone insieme al Sindaco i quali si sono soffermati sulla «necessità di proporre nuovi modelli di crescita» e l’urgenza di «farlo insieme, privilegiando opportunità e sistemi finora sottovalutati; mettendo a disposizione delle comunità forze sane, professionalmente valide e disposte a lavorare per il territorio. Riteniamo che l’offerta sia assai appetibile e gli itinerari inclusivi e di grande spessore, in grado di fidelizzare il turista. Esistendo, poi, la possibilità di creare partnership pubblico/privato che, utilizzando il know-how di Eurosen, amplino gli orizzonti e posizionino Morano e gli altri due borghi nei circuiti di qualità, si possono immaginare risultati e traguardi concreti e raggiungibili anche nel breve periodo». A giugno, grazie alle sinergie avviate da PLEF e dai diversi enti europei che hanno aderito al progetto (Tour Operator austriaci, sloveni e romeni, enti di ricerca, piattaforme associative senior, autorità decentrate), comincia l’avventura vera e propria, con gli arrivi dei primi visitatori.