Premio Giorgio Ambrosoli, tre studenti del Liceo Classico tra i migliori

francesca donato liceo classico g. garibaldi castrovillari foto1

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CASTROVILLARI – La legalità s’impara tra i banchi di scuola. Anche stimolando i ragazzi a rendersi protagonisti di azioni e fasi di pensiero che li coinvolgono attraverso eventi culturali di alto respiro. E’ quello che ha fatto il liceo classico Garibaldi di Castrovillari invitando gli studenti a prendere parte al premio nazionale dedicato alla figura di Giorgio Ambrosoli. Una scelta fruttuosa perché gli studenti dell’istituto cittadino hanno fatto incetta di premi nell’edizione 2016 del concorso che assegna riconoscimenti a persone, o gruppi di persone – in particolare della pubblica amministrazione e delle imprese – che su tutto il territorio nazionale si siano contraddistinti per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di “contesti ambientali”, o di situazioni specifiche, che generavano pressioni verso condotte illegali. In questi giorni Veronica Notarbartolo dell’associazione civile Giorgio Ambrosoli, ha comunicato al dirigente scolastico, Walter Bellizzi, e la professoressa Katia Tinari, che tre studenti della scuola castrovillarese si sono aggiudicati due primi ed un terzo premio nell’edizione dedicata al tema “impegno e passione”. Il primo premio per la sezione cronaca se lo è aggiudicato Angela Ferraro con l’articolo “oggi la sua pena ha conosciuto testimoni” dedicata alla storia del piccolo Cocò, barbaramente ucciso in un agguato di ndrangheta nel cassanese, il cui obiettivo era il nonno, pregiudicato. Il primo premio per la sezione fotografia è andato alla castrovillarese Francesca Donato con l’immagine (che pubblichiamo) “morire per far vivere”, ed il terzo premio per la sezione cronaca a Ferdinando D’Elia con lo scritto “tu, Giancà, facevi troppo rumore”. L’associazione premierà i tre studenti castrovillaresi con un contributo economico per partecipare ad un viaggio della legalità, o ad una esperienza analoga. L’obiettivo del Premio, nell’ambito dei processi di ammodernamento della Pubblica Amministrazione e di rafforzamento dei meccanismi volti a favorire comportamenti d’impresa improntati all’etica, è concorrere ad attivare circuiti virtuosi di affermazione e riaffermazione dello stato di diritto e delle pratiche di legalità. Senza connotazioni moralistiche generiche e astratte, ma attraverso la valorizzazione di operati concreti e contribuendo all’affermarsi di contesti culturali e normativi che incentivino pratiche etiche.