CIVITA – «Il sistema dei soccorsi ha funzionato». Una rete perfetta e collaudata che ha evitato il peggio. Che il disastro si trasformasse in qualcosa di più orrendo, con un più ampio numero di vittime. Il Prefetto di Cosenza Paola Galeone, ora che le ore drammatiche sono finite lo dice con certezza e orgoglio. I soccorritori sono stati encomiabili per il lavoro profuso e la professionilità e tempestività dimostrata. Ora si deve guardare al futuro. Il turismo a Civita era una risorsa ed il rappresentante del Governo ha già fatto capire che continuerà ad essere. L’impegno è quello preso dal Governo con il Ministro Costa nella sua visita ufficiale di ieri: «garantire un turismo in sicurezza. Non ci sono sconti». In questo momento il prefetto sta lavorando per offrire al Governo gli elementi utili ad accertare gli aspetti amministrativi della faccenda. Si è in una fase istruttoria per acquisire i piani di sicurezza dei comuni interessati dal tratto del canyon del Raganello e del Parco Nazionale del Pollino. Le responsabilità penali invece saranno un accertamento a carico della Procura della Repubblica di Castrovillari che attraverso il Procuratore Eugenio Facciolla ha annunciato l’apertura di un indagine «per capire come sono andati i fatti».«Il passato spetta alla Procura – ha chiosato la Galeone – il futuro spetta a noi».