CASTROVILLARI – Se non è scontro poco ci manca. Sulle politiche del personale le Organizzazioni sindacali si dicono palesemente “insoddisfatte” delle proposte avanzate dal Sindaco, Domenico Lo Polito, sul tema. Nei giorni scorsi, infatti, si è consumato l’ennesimo confronto tra amministrazione comunale e FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, e la RSU del Comune proprio al fine di riprendere la discussione in merito all’incremento dell’orario di lavoro dei dipendenti part time dell’Ente, per i quali le Categorie Confederali del Pubblico Impiego hanno sollecitato da mesi una soluzione. Domenico Lo Polito ha consegnato alle OO.SS. presenti, un prospetto dei costi del personale, dal quale si evince un risparmio di spesa di oltre 500.000 euro annui che, se si tiene conto dei prossimi pensionamenti, sarà pari ad euro 600.000 annui entro il 2022. Un margine abbastanza ampio, che il sindacato chiede venga utilizzato per rimpinguare l’organico comunale. Dopo ampia discussione, il Sindaco ha dichiarato la disponibilità dell’Ente a valutare l’incremento dell’orario di lavoro per i dipendenti assunti con rapporti di lavoro a tempo parziale, ma solo in funzione di una preventiva valutazione di mantenimento dei servizi, affidata agli uffici, e rinviando ogni confronto a entro la fine di febbraio. Le categorie confederali insieme alla Rsu comunale ha dichiarato la propria insoddisfazione. «A nostro avviso – scrivono in una nota stampa unitaria – il Sindaco vuole continuare a rinviare nel tempo la soluzione di un problema che il Sindacato ha posto sin dal febbraio 2017. È necessario garantire e migliorare i servizi offerti alla collettività; ciò però sarà possibile solo se si incrementa l’orario di lavoro dei dipendenti part time, trasformandolo in orario di lavoro a tempo pieno. Noi siamo convinti che questo aumento orario è addirittura necessario, perché negli ultimi anni è uscito dall’organico comunale, un gran numero di dipendenti, rendendo sempre più gravoso il lavoro per chi è rimasto. A maggior ragione per chi è rimasto da part time, che si è visto sempre più gravato di compiti, per i quali non c’è stato miglioramento delle condizioni contrattuali di lavoro». Il sindacato continua da tempo a chiedere il «tempo pieno per tutti i dipendenti part time; il costo complessivo annuo, sarebbe pari a non oltre il 40% dei risparmi già conseguiti con la riduzione dei costi del personale, e darebbe la possibilità di implementare quelle attività e quei servizi ogni sofferenti». Con le risorse rimanenti, si potrebbe addirittura avviare il processo di stabilizzazione dei lavoratori contrattualizzati, per i quali c’è oggi solo una soluzione a tempo determinato, ma «che rappresentano comunque un patrimonio umano molto importante per il comune». Nel respingere la proposta del Sindaco le organizzazioni sindacali hanno ribadito ancora una volta all’Amministrazione comunale di tenere in debita considerazione la trasformazione dei posti di lavoro part time in tempi pieni, nonché l’avvio di ogni utile confronto per la stabilizzazione definitiva dei Lavoratori contrattualizzati, in linea con quanto costruito in questi mesi tra le OO.SS. Confederali CGIL-CISL-UIL, la Regione Calabria e il Governo Nazionale. In risposta alle critiche mosse dai sindacati il Sindaco ha ricordato che l’amministrazione comunale procederà innanzitutto ad «espletare i concorsi per i quali ha già avuto l’autorizzazione del ministero, così da portare nuove risorse nell’organico comunale. Poi, nei limiti delle disponibilità finanziarie residue si procederà con un piano che avrà come obiettivo unico la garanzia dell’erogazione dei servizi comunali». Con questo obbiettivo si tratteranno congiuntamente le posizioni di coloro che a part time già a 30 ore aspirano ad arrivare al full time a 36 ore, nonché di coloro che attualmente a tempo determinato aspirano alla stabilizzazione. Tutto questo, si ribadisce, sulla base dei servizi. «Non si procederà ad alcun incremento generalizzato di ore per tutti ma soltanto per coloro il cui incremento orario sarà funzionale al miglioramento dei servizi per i cittadini. Chiarito quanto sopra, non saranno gli articoli di stampa dei sindacati a far cambiare una posizione politica che vuole valorizzare i giovani disoccupati che possono partecipare ai nuovi concorsi e coloro che, già in servizio, meritano veramente, in quanto la maggiorazione oraria è utile all’ente, il passaggio a full time, ed i lavoratori a tempo determinato che meritano la stabilizzazione».