CIVITA – Sono ore interminabili. Un incubo che sembra no avere fine e che aumenta con il passare del tempo. In queste ore si è ulteriormente aggravato il bilancio della piena che ha travolto alcuni gruppi di turisti impegnati nella risalita del canyon del Raganello nei pressi di Civita, nel Parco Nazionale del Pollino. Dieci i morti accertati nella tragedia avvenuta nel pomeriggio a causa di un innnalzamento del livello del fiume, dovuto alle intense piogge che si sono verificate a monte del corso d’acqua. Secondo la Protezione civile nazionale, le persone decedute facevano parte di un gruppo di circa venti persone.
C’è anche una ragazza di 14 anni tra le vittime della tragedia del Raganello, avvenuta oggi pomeriggio in provincia di Cosenza. Sei le donne morte, tre gli uomini. I dati sono stati resi noti dal comandante provinciale dei vigili del fuoco di Cosenza, Massimo Cundari, il quale ha evidenziato che le ricerche non si fermeranno, mentre stanno giungendo anche dalle regioni vicine i soccorritori specializzati per le ricerche in questo tipo di contesti. Le ricerche dei dispersi, dei quali non si riesce ad avere ancora contezza del numero, andranno avanti tutta la notte. Sul posto in queste ore sono giunti anche gli specialisti del gruppo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Brindisi. Sono state installate alcuni torri faro e luci di emergenza per permettere ai soccorritori e agli uomini del Soccorso Alpino Calabria di continuare la ricerche dei dispersi, sperando di trovare ancora qualcuno in vita che ha trovato rifugio lungo le pareti rocciose del canyon del Raganello. Se le previsioni sui dispersi dovessero essere corrette, mancherebbero all’appello almeno tre persone. Il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, ha comunque precisato che «si sta lavorando in piena emergenza, è impossibile stabilire il numero esatto dei dispersi».