Per Rummolo promesse non mantenute. Il 30 agosto sit-in di protesta per ribadire il diritto al lavoro

Rosario Rummolo RSA USB FERLOC Srl

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CASTROVILLARI – Sembrava ad un passo dalla risoluzione positiva la vicenda di Rosario Rummolo, autista di autobus castrovillarese della cui storia abbiamo più volte raccontato. Una vicenda di ingiustizia che fa il paoi con quella di Francesco Martino e che sono diventate il simbolo di uno strapotere gestionale che calpesta i diritti ed mortifica le persone. Ma quella di Rummolo sembrava davvero volgere a lieto fine, dopo le promesse e le rassicurazioni della politica che era intervenuta nella vicenda. Ma dopo mesi di attese alle promesse mai realizzate il lavoratore si prepara, insieme ai suoi colleghi ed a quanti gli si sono stretti attorno in questi mesi di battaglie sindacali e legali, ad una nuova protesta. Il 30 agosto è previsto un sit-in di mobilitazione proprio nei pressi dell’Autostazione di Castrovillari, luogo dal quale partiva ogni giorno per il suo lavoro tra le fila della Ferrovie della Calabria. Rummolo – lo ricordiamo – nel 2010 vince un concorso pubblico con Fdc, viene assunto e “distribuito”, come altri vincitori, su società del gruppo tra cui la Ferloc. Quando l’azienda partecipata dalle Ferrovie della Calabria diventa privata nel 2013 iniziano i problemi per alcuni dei dipendenti che per via di quel concorso restano a lavorare con la precedente consociata di parte pubblica. Inizia un contenzioso sindacale sulle mansioni da svolgere fino a quando nel febbraio 2015 Rummolo, che è anche rappresentante sindacale, si accorge che in busta paga vengono tagliate alcune indennità. Lui chiede spiegazioni e di risposta la Ferloc lo mette alla porta. Il suo caso è oggetto di contenzioso legale presso il giudice del lavoro del Tribunale di Castrovillari. La sua battaglia è diventata un hashtag (#iostoconrosario) che non è mai finito nel cassetto, perchè purtroppo la vicenda è sempre viva.