Operazione Nerone. Facciolla: abbiamo risposto ad una dichiarazione di guerra

facciolla primo piano telecamere

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CASTROVILLARI – Avevano armi ed erano spregiudicati, e con la loro capillare organizzazione «avevano in mente di prendere il controllo di tutte le attività commerciali che sono su Castrovilari». Il Procuratore capo di Castrovillari, Eugenio Facciolla, parla di una vera e propria «dichiarazione di guerra» ricevuta dal gruppo criminale smantellato oggi costituito da Cosimo e Francesco Abbruzzese, Salvatore Lione, Fabiano Falcone e Francesco Cavaliere, che nel giro di 20 giorni ha realizzato una escalation estorsiva che non ha precedenti in città. Volevano mettere a fuoco la città – ha riportato in conferenza stampa il procuratore della repubblica che insieme al sostituto Simona Manera ha coordinato le indagini della Compagnia Carabinieri di Castrovillari, agli ordini del Maggiore Giovanni Caruso – ed erano così determinati che stanotte, prima di finire nelle maglie della giustizia, sono ritornati a Castrovillari per esplodere colpi di arma da fuoco prima contro un bar e poi contro la macchina di un pregiudicato locale. Sono usciti dalla caserma dei Carabinieri di Castrovillari mentre le telecamere dei cronisti li riprendevano quasi con il sorriso sulle labbra. «Il sorriso di questa gente – ha aggiunto Facciolla – è pari a quello che loro ricevono. Loro erano convinti di mettere a ferro e fuoco Castrovillari, per noi è stata una dichiarazione di guerra fatta con una spocchia unica. Ma la dichiarazione l’abbiamo ricevuta e la stiamo combattendo e vedremo di non farli sorridere per molto tempo». Facciolla però ha ribadito la necessita di collaborazione sia da parte dei cittadini che devono essere sempre attenti a denunciare eventuali pressioni criminali sul loro operato di imprenditori e sia da parte dello Stato che dovrebbe dotare la Procura di «personale, mezzi, uomini, tutto ciò che serve per contrastare i fenomeni di cui ci occupiamo». E per chiosare un passaggio lo ha fatto sul lavoro del suo ufficio che è «credibile per quello che fa ogni giorno» senza rilasciare «dichiarazioni salottiere» ma lavorando alacremente da mattina a sera senza sosta per assicurare la giustizia a questa parte di Calabria.