COSENZA – Nel corso di alcune attività di controllo per verificare la regolarità della percezione delle pensioni erogate dagli Enti Previdenziali nei confronti di soggetti ultranovantenni residenti nella Provincia di Cosenza e nell’ambito delle indagini disposte dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla e dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Angela Continisio, i finanzieri hanno notificato alcuni provvedimenti di sequestro nei confronti di soggetti delegati o cointestatari di conti sui quali l’INPS ha erogato, e continuava ad erogare, indennità di pensione in favore di loro familiari da tempo deceduti, per un importo complessivo di € 452.540,31. Dagli accertamenti svolti, infatti, era emerso che taluni soggetti, sebbene deceduti, continuavano a percepire indennità di pensione anche dopo la data di morte. Si chiama Highlanders (immortali) l’ultima operazione della Guardia di Finanza di Cosenza che ha portato alla denuncia di 11 soggetti. A seguito delle interrogazioni effettuate alle banche dati in uso al Corpo, nei confronti di circa 15.000 soggetti, rientranti negli elenchi forniti dall’INPS, sono stati interessati tutti i comuni della Provincia di Cosenza affinché ne comunicassero l’esistenza in vita o l’eventuale data del decesso dei soggetti residenti nel proprio territorio. Successivamente alle specifiche risposte pervenute, sia dall’INPS che dai vari Comuni interessati, ed alle discordanze riscontrate dalla documentazione acquisita, i finanzieri calabresi hanno richiesto alla Procura di Castrovillari, dapprima l’accesso all’archivio “Anagrafe dei Conti” ed in seguito i relativi accertamenti bancari o postali. Gli approfondimenti eseguiti hanno permesso alle fiamme gialle calabresi di appurare che, sebbene i pensionati fossero deceduti da tempo, l’INPS aveva inconsapevolmente continuato ad erogare la pensione anche dopo la morte, a beneficio dei cointestatari/delegati dei conti sui quali le provvidenze venivano periodicamente accreditate. Tra i denunciati due parenti i quali, cointestatari del conto corrente con il defunto, venuto a mancare nel 2012, hanno continuato a ricevere indebitamente, in concorso tra di loro, circa € 62.000. L’importo più alto l’ha raggiunto una cinquantacinquenne residente in provincia di Cosenza, che ha incassato illecitamente € 77.075,35 per pensioni della congiunta defunta nel 2012. Per tutti i soggetti, il Giudice delle Indagini preliminari presso il Tribunale di Castrovillari, Letizia Benigno, ha disposto provvedimenti di sequestri preventivi di beni e somme, quali equivalenti al profitto dei reati.