Neos Poljs. I territori affidano ai giovani lo sviluppo endogeno

neospolis tavolo

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CASTROVILLARI – E’ una grande scommessa per lo sviluppo dei territori che chiama in causa i giovani. Sono i laurati fino a 35 anni i destinatari dei 55 posti di lavoro della seconda fase del Piano locale per il lavoro Neos Poljs. Dopo tre anni dalla sua approvazione (fu il migliore su scala regionale) il progetto che ha come capofila il Comune di Castrovillari e che tiene insieme 59 municipalità, 30 partner istituzionali (tra cui la Diocesi di Cassano all’jonio ed il Parco Nazionale del Pollino, solo per citarne alcuni) entra nella seconda fase, quella operativa. Tra pochi giorni il bando pubblico sarà sul sito della regione ed inizieranno le candidature che entro i primi di marzo potranno essere operativi. Così i comuni ed i territori investono sulle «intelligenze» provando a creare quel terreno fertile che permetterà di «non farli andare via» spiega Pasquale Pace, assessore alle nuove tecnologie ed ambiente del Comune di Castrovillari. La spiegazione di cosa vuole essere Neos Poljs lo spiega il logo: una chioma di albero rovesciato del colore del mare, tenuto in piedi da un tronco d’albero raffigurato da due mani laboriose. Il percorso inteistituzionale tra Jonio e Tirreno, passando per il Pollino, vuole costruire un «percorso virtuoso» in cui la crescita «orizzontale» e la «coesione dei territori» sia favorevole allo sviluppo endogeno. Una «scommessa» spiega Cosimo Cuomo della regione Calabria, compiuta anche dalla regione che ha affidato ai territori la “scrittura” della propria visione di sviluppo. Green economy, turismo e filiera agroalimentare è la scommessa che chiama a raccolta 55 giovani laureati chiamati a candidarsi non solo per il proprio lavoro ma «per lo sviluppo amplificatore dei territori nei quali si candidano» spiega Campisi, altro dirigente regionale intervenuto a Castrovillari insieme al Vescovo della Diocesi, Monsignor Francesco Savino, che continua il coinvolgimento della chiesa locale nel progetto iniziato con la firma del suo predecessore, Monsignor Nunzio Galantino. Saranno i giovani a mettere a disposizione dei territori le proprie competenze di studio e lavorative. Ma ora nel percorso servono le aziende disposte a giocarsi in questa sfida collettiva. E’ questa la parte più difficile che dovrà affrontare ora la cabina di regia coordinata da Castrovillari.