Nasce il Cas(o) migranti. Infuria la polemica. Il 3 luglio si discute in consiglio

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CASTROVILLARI – A pochi passi da Piazza Municipio, nel centralissimo Corso Garibaldi, è nato da qualche giorno il primo Centro di accoglienza straordinaria per immigrati. Mentre da settimane il quartiere 7 si batteva preoccupato per il progetto che avrebbe visto nascere una struttura similare nel quartiere periferico della città, il privato, sempre legato alla stessa società di Montalto che ha partecipato al bando della Prefettura, ha collocato immigrati, provenienti dagli sbarchi delle ultime settimane, nel pieno centro cittadino, in barba a tutti. Anche al Comune che si era opposta al businnes dei privati che vogliono lucrare sull’emergenza che investe l’Italia ed il Sud in particolare. A nulla dunque è valsa la “clausola di salvaguardia” che l’Anci aveva promosso per i Comuni, come Castrovillari, che hanno già aderito allo Sprar. La presenza degli immigrati nel pieno centro cittadino ha aperto un caso politico che ora rischia di investire e travolgere il consiglio comunale chiamato, il 3 luglio prossimo, a dibattere proprio del tema migranti, su proposta delle liste civiche. In questa guerra di nervi e posizioni, tra patriottismo becero (l’Italia agli italiani), razzismo di bassa lega (“questi portano malattia e delinquenza”) e populismo imperante in cui la politica senza contenuti ci sguazza interpretando le paure di chi non sa e non conosce, nessuno sapeva niente, neanche il Comune. «Lo abbiamo saputo solo poche ore prima» ci ha riferito il Sindaco Mimmo Lo Polito. I posti per i migranti a Castrovillari sono stati portati a 95, questo «dopo il nuovo piano nazionale basato su una previsione di 200.000 sbarchi» afferma Lo Polito, per cui visto che le domande per lo Sprar si possono presentare in ogni momento e vengono valutate in alcuni periodi dell’anno qualcosa potrebbe cambiare. «Quelle di adesso verranno valutate a settembre, a luglio verranno valutate quelle presentate fino al 5 maggio. Noi non abbiamo fatto richiesta perché non c’era alcuna urgenza» continua il Sindaco. Per cui se molte di queste domande verranno valutate positivamente i Cas potrebbero avere vita breve. E mentre la destra con Fratelli d’Italia in primis invoca una mobilitazione di piazza per respingere “gli invasori” di Castrovillari la città continua il suo ritmo quotidiano leggendo di tutto sui social e gustandosi video che di proposta politica hanno poco o niente. Una cosa è certa, che i migranti ospitati in un palazzo storico del centro città, buttati a non far niente come pacchi vuoti in una stanza o per le strade, sono le prime vittime di un sistema di accoglienza che ferisce la dignità, la persona, l’umanità. E’ di questo che la politica – quella seria che ancora non si vede – dovrebbe occuparsi. Non di cavalcare o amplificare le paure della gente. Ma di trovare una strategia utile a gestire un fenomeno che ormai è anche cosa nostra. Che ci piaccia o meno.