Minacciato per desistere a partecipare ad un’asta pubblica. In manette due imprenditori

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CORIGLIANO CALABRO – Avrebbero avvicinato un imprenditore e lo avrebbero minacciato per farlo desistere dal partecipare ad un’asta pubblica che riguardava la vendita di un capannone. Così la Tenenza della Guardia di Finanza Corigliano Calabro, nelle prime ore di questa mattina, ha dato esecuzione ad una misura cautelare personale degli arresti domiciliari, nei confronti di due imprenditori coriglianesi, indagati per estorsione e turbata libertà degli incanti, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, Carmen Ciarcia, su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari. L’attività di polizia giudiziaria ha tratto origine dalla denuncia presentata da un imprenditore vittima dei due. Le attività di indagine immediatamente eseguite dai finanzieri, coordinati dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, Eugenio Facciolla e diretti dal Sostituto Procuratore della Repubblica Luca Primicerio, hanno confermato quanto denunciato dall’imprenditore e hanno consentito di ricostruire l’esatto svolgimento dell’estorsione, delle relative minacce e del turbamento dell’asta pubblica. Al fine di impedire il protrarsi delle condotte illecite e la reiterazione dei reati venivano richieste immediate misure cautelari restrittive della libertà personale nei confronti di due imprenditori ritenuti responsabili dell’estorsione e del condizionamento dell’asta pubblica. Con immediatezza, il Giudice per le Indagini Preliminari emetteva una ordinanza di misura cautelare personale disponendo l’arresto domiciliare per i due imprenditori, per i delitti di turbata libertà degli incanti ed estorsione.