CASSANO ALL’JONIO – In Basilicata è un’opera già finanziata. In Calabria stenta a decollare per via del susseguirsi dei governi regionali e delle lungaggini burocratiche che lo tengono fermo nei cassetti della politica. Ma il Cammino Mariano Pollino, ideato da Mario Martino docente con la passione per il territorio, continua a vivere nella condivisione del suo ideatore con quanti credono siano una iniziativa di rilievo che debba continuare a “camminare” per diventare presto una realtà di promozione della spiritualità e dei luoghi ad essa collegata. Così è nato l’incontro con il nuovo vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, Mons. Francesco Savino, avvenuto ieri, nel corso del quale Martino ha avuto modo – come già fatto in precedenza con i vescovi di San Marco Argentano, Lungro e Tursi Lagonegro – di presentare al Pastore della chiesa cassanese tutti gli aspetti ed i dettagli sia tecnici, logistici, spirituali di questo percorso tra natura e luoghi di fede. Mons. Francesco Savino si è intrattenuto a visionare le cartine del Cammino Mariano ha ascoltato e approfondito i percorsi ed i tracciati che l’ideatore del progetto ha illustrato. Il progetto era stato presentato una prima volta all’assessore Mancini nel marzo 2014, tramite l’interessamento del consigliere Gianluca Gallo, ma il suo iter si interruppe per le dimissioni della giunta Scopelliti. Con l’avvento del governo Oliverio su l’assessore Guccione a ricevere personalmente l’illustrazione della proposta di cui informò il presidente della Regione Calabria. Ora dopo le vicende giudiziarie che hanno interessato la rappresentanza politica regionale tutto è da rifare per portare a termine la realizzazione di questo progetto di turismo religioso, unico in Calabria, unico in Italia ed unico in Europa. Martino ha confidato al vescovo la stessa preoccupazione che i vescovi calabresi hanno espresso nel recente passato durante la CEC riunita a Dipignano in sessione straordinaria, rispetto alle «condizioni in cui versano non poche realtà politico-istituzionali calabresi soprattutto a causa del perpetrarsi di scandali che minano la fiducia della gente in particolare, ferita questa assai profonda dei giovani, alimentando in essi un comprensibile distacco della politica stessa, vissuta come scelta etica». Ma si augura che questa proposta di turismo religioso possa trovare presto una realizzazione completa.