Lo Sprar muove i primi passi. In città le prime due famiglie

sprar mani

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CASTROVILLARI – Sono di origine nigeriana le prime due famiglie arrivate in città per il progetto Sprar di Castrovillari che ha preso il via ufficialmente. Il tanto discusso e contestato sistema di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo ha iniziato ha muovere i primi passi nella città del Pollino con la discrezione che è propria per questo tipo di attività. Il primo nucleo familiare di tre persone (padre, madre e bambina) è arrivato a fine Agosto; pochi giorno dopo anche il secondo nucleo familiare (composto da 6 persone). Entrambi hanno trovato accoglienza in alcune abitazioni messe a disposizione per il progetto cittadino tenendo fede alla volontà di non creare nessun ghetto abitativo nel centro storico ma distribuendo i richiedenti asilo in diverse parti della città per meglio permettere l’integrazione e lo scambio con i cittadini. Soddisfatto e contento l’Assessore alle politiche sociali, Pino Russo, che ha ribadito come in città «stiamo solo applicando l’articolo 10 della Costituzione» (quello che recita – ndr – che “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”). Come promesso all’inizio di questa contestata vicenda che si delinea a cavallo tra lo spirito di accoglienza dei molti e le paure dei pochi coloro che saranno ospitati nelle abitazioni castrovillarese saranno nuclei familiari e soprattutto persone che hanno già riconosciuto lo status di rifugiato.