Lions, prima uscita di Postorivo con un focus sulla Sanità. Guccione: servono legalità e regole

lions convegno sanità

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CASTROVILLARI – La volontà di «parlare del presente» della sanità locale e regionale per offrire un «punto di partenza per arrivare ad un futuro migliore». E’ la sintesi del neo presidente dei Lions di Castrovillari, Luigi Postorivo, che meglio descrive l’appuntamento celebrato ieri nella sala consiliare a cura del sodalizio di servizio che «dal 1962 lavora sul territorio» sviluppando iniziative culturali e sociali con i piedi ben radicati nelle emergenze del contesto territoriale del Pollino. Quella di ieri è stata una presa di coscienza dello stato dell’arte al fine di «cercare tutti insieme una soluzione per migliorare l’esistente». Presenti in gran numero medici, operatori sanitari e primari che hanno dato il loro ocntributo al dibattito facendo notare un grande attaccamento al lavoro visto come servizio al cittadino. A fare da padrone di casa a nome dell’amministrazione comunale è stato Piero Vico, socio del sodalizio, in qualità di presidente del consiglio mentre Francesco Calà e il presidente uscente Michele Martinisi hanno portato il loro saluto all’assemblea dei partecipanti. Nodale l’intervento del consigliere regionale Carlo Guccione – nella serata coordinata dal giornalista Giovanni Pastore – che ha sottolineato come sia necessario «interrompere questo meccanismo perverso che sposta le risorse necessarie a curare i cittadini verso i poteri criminali. Se non romperemo questa pericolosa commistione tra ’ndrangheta, malaffare e politica – ha dichiarato – sarà difficile per la sanità calabrese fare un passo in avanti. Oggi però c’è un’attenzione maggiore, anche da parte del Governo e del ministro della Sanità Speranza, e l’intenzione concreta di imprimere la legalità all’interno del sistema sanitario calabrese. Innanzitutto, bisogna partire dalle gare sospette, dagli appalti anomali e centralizzare gli acquisti per evitare infiltrazioni mafiose». Esempio lampante sono gli appalti spesso «non gestiti secondo i canoni e la normativa vigente» come ad esempio il caso «delle sale operatorie dell’ospedale di Castrovillari. Ho effettuato, in questi mesi, varie visite ispettive al Ferrari per verificare anche lo stato delle sale operatorie i cui lavori sono partiti nel 2008, inaugurate una prima volta nel 2012 ma non sono mai entrate in funzione. Una storia assurda, uno spreco che fino ad oggi è costato ai cittadini circa cinque milioni di euro. Sale operatorie che avrebbero potuto far decollare i medici, invece oggi ci sono i chirurghi che hanno pazienti ricoverati e non sono nelle condizioni di poter operare. Sono tanti i disagi che sono costretti a vivere i cittadini dell’area del Pollino. All’Ospedale Spoke di Castrovillari non sono stati attivati 96 posti letto per acuti, su 226 posti letti previsti dal Dca 64/2016. Mancano medici e infermieri. Questa situazione “precaria” metterebbe a rischio i requisiti minimi strutturali, tecnologici e organizzativi per le attività ospedaliere, portando alla chiusura del presidio.

La spesa sanitaria costituisce oltre il 70 per cento del bilancio regionale. Ma ora serve uscire dal commissariamento che non ha prodotto, in questi dieci anni, alcun risultato né per quanto riguarda i costi né sulla qualità dei Livelli essenziali di assistenza. Qual è la strada giusta da percorrere? Secondo me ci sono due strade: affiancare la Calabria a regione virtuosa per intraprendere un percorso che risani i costi, aumenti la qualità delle prestazioni e dei Lea oppure l’altra strada potrebbe essere quella della strada del commissariamento delle Asp e delle Aziende ospedaliere. In questi anni di commissariamento bisogna però ammettere che anche coloro i quali hanno sostituito i politici non hanno dato il meglio di sé. Credo che per quanto riguarda l’Asp di Cosenza, questo lungo periodo di vacatio – ha concluso Guccione – non ha fatto altro che peggiorare la situazione dell’ospedale di Castrovillari visto molte delibere o documenti non sono stati firmati o nessuno era nelle condizioni di prendere decisioni. C’è stata la paralisi totale aggravando l’emergenza sanitaria in atto nella provincia di Cosenza. Per l’ospedale di Castrovillari dobbiamo pretendere che nel momento in cui verrà nominato un commissario venga stilato un cronoprogramma di sei mesi per verificare passo dopo passo ciò che viene fatto. E poi sono sempre più convinto che sia necessario indirizzare le risorse a disposizione per la prevenzione – che ci permetterebbe di far risparmiare milioni al sistema sanitario – e una sanità territoriale di qualità».