CASTROVILLARI – Manca «la progettazione della centrale gas medicali, del gruppo elettrogeno ed i lavori correlati all’utilizzazione delle sale operatorie da parte degli operatori quali spogliatoi e bagni». Dunque per le 4 sale operatorie dell’ospedale di Castrovillari, più volte inaugurate e mai entrate in funzione, «non si potrà procedere al collaudo, all’accreditamente» ed al loro utilizzo «se non dopo il periodo necessario per realizzare quanto dettegliatamente evidenziato». Lo scrive nero su bianco il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, rispondendo alla interrogazione scritta promossa dal consigliere regionale Carlo Guccione lo scorso ottobre. Le opere che inficiano sulla mancata apertura delle sale operatorie «non sono state previste dalla progettazione della prima fase» ed ora per permettere la loro esecuzione vanno «progettate ed appaltate con gara». Che di sicuro non avrà tempi brevi come tutti speravano che fosse. Nel corso di questa ultima fase, anche a seguito delle innumerevoli sollecitazioni arrivate anche dalla politica locale, il consigliere Guccione aveva chiesto di sapere l’esito di questa procedura lunga e tortuosa del mancato collaudo delle sale operatorie nuove di zecca e con macchinari all’avanguardia. La regione Calabria rispondendo al consigliere regionale ha evidenziato che all’esito delle verifiche relative alla realizzazione del progetto di adeguamento delle sale operatorie dello Spoke di castrovillari e riferite alla prima fase del progetto esecutivo appaltato il tecnico designanto alla verifica della congreuenza tra quanto progettato, appaltato e realizzato, dopo una puntuale ricognizione ha evidenziato «situazione discrasiche tra i lavori eseguiti e il progetto esecutivo nonchè differenze rispetto a quanto necessario per l’accreditamento delle sale operatorie». L’Asp di Cosenza ha organizzato – come annunciato dal direttore generale Raffaele Mauro, nel corso del consiglio comunale ad hoc celebrato a Castrovillari – diversi incontri con l’ingegnere Abate dell’Asp di Cosenza e il progettista dell’opera l’ingegnere Prisciandaro e i delegati della Sapiolife. Nell’ultimo incontro l’ingegnere Braile e Pcrisciandaro, progettista dell’opera, sono stati «delegati per condividere, scrive ancora la regione, se è possibile, tutto quanto è necessario per le attività in conto Sapiolife. Questa fase dovrebbe trovore soluzioni in tempi brevi». Nel rispondere alla interrogazione, inoltre, la Regione Calabria porta a conoscenza anche di tutti i concorsi banditi e precisa che l’attuazione del Dca n°64/2016 è vincolata «al recupero dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi che allo stato sono attuabili esclusivamente sulla base delle risorse disponibili ed in relazione alle necessarie autorizzazioni commissariali per l’avvio delle procedure concorsuali, fermo restando che rispetto all’offerta di lavoro per i vari profili del servizio sanitario pervengano le domande in grado di soddisfare la richiesta».