Lande desolate. Sedici misure cautelari per corruzione, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e frode. Ecco i dettagli dell’inchiesta che coinvolge il presidente della Regione Calabria

oliverio testone bandiera

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CATANZARO – Plurime violazioni e irregolarità nella gestione e conduzione degli appalti per l’ammodernamento dell’aviosuperficie di Scalea e degli impianti sciistici di Lorica, nonchè nella successiva fase di erogazione di finanziamenti pubblici. L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza del nucelo di polizia economico – finanziaria di Cosenza che ha coinvolto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, insieme ad altri sedici soggetti tra cui dirigenti della Regione Calabria e dipendenti pubblici nonché un imprenditore legato alla cosca “Muto” e politici indagati a vario titolo ha messo in luce il «completo asservimento di pubblici ufficiali», anche titolari di importanti e strategici uffici dell’ente calabrese, alle esigenze del privato imprenditore attraverso «una consapevole e reiterata falsificazione dei vari stati di avanzamento lavori ovvero l’attestazione nei documenti ufficiali di lavori non eseguiti al fine di far ottenere all’imprenditore l’erogazione di ulteriori finanziamenti comunitari altrimenti non spettanti». E’ un terremoto politico quello che si porta dietro l’operazione scaturita dal provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Pietro Carè, su richiesta della direzione distrettuale antimafia di catanzaro diretta dal procuratore della repubblica Nicola Gratteri, con i sostituti procuratori Alessandro Prontera e Camillo Falvo, coordinati dai procuratori aggiunti Vincenzo Luberto e Vincenzo Capomolla. In particolare, le investigazioni, basate su una copiosa attività di riscontro documentale e sui luoghi di cantiere, hanno fatto emergere la emblematica la spregiudicatezza che caratterizzava l’agire dell’imprenditore romano spinta al punto di porre in essere condotte corruttive nei confronti di pubblici funzionari, finalizzate al compimento di atti contrari ai doveri d’ufficio consistenti in una compiacente attività di controllo sui lavori in corso, nell’agevolare il pagamento di somme non spettanti ovvero nel riconoscimento di opere complementari prive dei requisti previsti dal codice degli appalti oltre al mancato utilizzo di capitali propri dell’impresa appaltatrice in totale spregio degli obblighi previsti dai bandi di gara. Complessivamente, le attività hanno evidenziato come l’imprenditore romano, nei confronti del quale è stata, altresì, addebitata l’aggravante dell’ “agevolazione mafiosa” di cui all’art. 7 della legge n. 203/1991, abbia impegnato poche decine di migliaia di euro a fronte di diversi milioni di euro previsti dai bandi di gara, circostanza ampiamente conosciuta ed avallata dai soggetti preposti al controllo ed alla erogazione delle somme, nonchè dalle figure politiche coinvolte. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini si sarebbe fatta luce su un «diffuso sistema illecito che, attraverso la reiterata commissione di falsi, abusi e atti corruttivi, ha compromesso il corretto impiego delle risorse pubbliche non consentendo lo sviluppo e la crescita del territorio, l’elevazione del livello dei servizi resi al cittadino e costituendo, di fatto, un ostacolo alla realizzazione del potenziale di crescita che il territorio è in grado di esprimere.

I NOMI DELLE PERSONE COINVOLTE

MISURA CAUTELARE IN CARCERE: 1) BARBIERI Giorgio Ottavio, 42 anni – residente a Roma;
MISURA CAUTELARE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI: 2) DE CARO Vincenzo, 66 anni – residente a Cosenza; 3) GUARNACCIA Gianluca, 43 anni – residente a Montalto Uffugo (CS); 4) GUIDO Carmine, 58 anni – residente a Rende (CS); 5) TROZZO Marco, 46 anni – residente in Cosenza Contrada Tenimento; 6) TUCCI Francesco, 63 anni – domiciliato in Castrolibero (CS); 7) ZINNO Luigi Giuseppe, 64 anni – residente in Cosenza;
MISURA CAUTELARE DELL’OBBLIGO DI DIMORA NEL COMUNE DI RESIDENZA: 8) OLIVERIO Gerardo Mario, 65 anni – residente a San Giovanni in Fiore (CS); 9) OLIVERIO Marco, 44 anni – residente in Casali del Manco (CS).
MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO TEMPORANEO DI ESERCIZIO DELL’ATTIVITÀ PROFESSIONALE: 10) CITTADINI Carlo, 43 anni- residente a Roma; 11) DELLA FAZIA Ettore, 58 anni – residente a Roma; 12) FALVO Gianbattista, 62 anni – residente in Mendicino (CS);
MISURA CAUTELARE DELLA SOSPENSIONE DALL’ESERCIZIO DI UN PUBBLICO UFFICIO: 13) GUZZO Rosaria, 63 anni – residente a Castrolibero (CS); 14) LATELLA Pasquale, 54 anni – residente in Scalea (CS); 15) MELE Damiano Francesco, 52 anni – residente a Celico (CS); 16) RIZZO Paola, 49 anni – residente in Rende (CS);