LAINO CASTELLO – Tutti lo conoscono come Zio Pietro. All’anagrafe è Pietro De Franco, nato l’8 settembre del 1915. Questo fine settimana, circondato dall’affetto dei suoi familiari, ha spento 102 candeline. Un traguardo importante per chi come lui ne ha passate di tutte i colori. Nato nel piccolo paesino del Pollino, venne chiamato alle armi durante il secondo conflitto mondiale. Fatto prigioniero in Grecia dai tedeschi, portato in Germania nei lager nazisti, venne liberato dalle forze alleate. Di ritorno in Italia, gli viene conferita la medaglia al Valore Militare dal Presidente della Repubblica. Le fasi più turbolente, belle e difficili della storia italiana le ha vissute tutte. E nonostante gli eventi spiacevoli che ha dovuto affrontare nel corso della sua vita, come la perdita della prima moglie Caterina, dell’unico figlio Nino e della seconda moglie Carmela, zio Pietro non si è mai perso di animo e con la sua voglia di vivere ha raggiunto quest’altra tappa importante. L’amministrazione comunale insieme ai parenti e tutta la comunità di Laino Castello ha festeggiato l’evento, concluso dal taglio della torta e il saluto del sindaco Giovanni Cosenza, che ha ricordato le tappe più importanti della vita di Zio Pietro, che con umiltà ha saputo mantenere ottimi rapporti interpersonali con tutti, conservando valori come l’amicizia, il rispetto, l’educazione e con un vissuto legato ai lavori dei campi, valorizzando il territorio e i prodotti tipici locali.