Stretto, pavimentato, percorribile, con la caratteristica che deve congiungere due vie o avere almeno una finestra su una delle due pareti che lo abbracciano. Sono i requisiti per definire un vicolo “stretto”. Ne parla su Travel’s tales la travel blogger pisana Francesca Turchi citando anche il Vicoletto del Sentimento sito nel centro storico di Laino Borgo.
A contendersi il primato nazionale di vicolo più stretto d’Italia sono per lo più piccole cittadine dell’entroterra tra le meravigliose e affascinanti architetture di comunità sparse tra nord e sud dello Stivale. Ed ecco che nella speciale classifica del Paese che la scrittrice delinea nel suo articolo, esiste uno spazio anche per il Vicoletto del sentimento di Laino Borgo che con i suoi 38 cm di larghezza nel più stretto viene descritto nella top 5 dei vicoli più stretti e famosi d’Italia.
Nel borgo della cittadina che detiene anche il primato di essere geosito dell’Unesco all’interno del perimetro del Parco nazionale del Pollino, il centro storico si arricchisce anche dei murales di Sara Palermo e Pinella Calvosa realizzati lungo U strittinu i S.Antoniu, il Vicoletto del sentimento nel quale bisogna camminare di traverso per poterlo attraversare da parte a parte.
«Oltre ad essere strettissimo – scrive Franesca Turschi . il vicoletto del sentimento è uno dei luoghi più romantici di Laino Borgo e un’occasione di sosta per riflettere sull’amore. Il vicolo rappresenta infatti il percorso della vita sentimentale di ogni coppia ed è raffigurato da una giovane coppia e da un’anziana coppia mano nella mano, rispettivamente all’inizio e alla fine del percorso».
Nella speciale classifica stilata dalla travel blogger ci sono anche il vicolo di Ripatransone, nelle Marche, quello di Giovinazzo in Puglia, il vicolo Baciadonne di Città della Pieve in Umbria e il vicolo Rejecelle di Termoli che nel punto più stretto arriva a soli 34 centimetri di larghezza, aggiudicandosi il primato di vicolo più stretto d’Italia e addirittura d’Europa.