CASTROVILLARI – «Siete il volto della chiesa in uscita, quella che ama Papa Francesco, che si interroga sulle grandi questioni e si lascia interrogare da chi si impegna nel tessuto produttivo». Monsignor Francesco Savino ha così sintetizzato l’incontro con la parrocchia Nostra Signora di Lourdes, a Castrovillari, nella zona vocata alle produzioni agroalimentari della piana di Cammarata. L’incontro organizzato dal consiglio parrocchiale, presieduto dal parroco padre Roger Godè, ha messo a confronto il presule della chiesa cassanese con le aziende inserite nel contesto agricolo che ricade nel Distretto agroalimentare di qualità, che rappresenta il «cuore pulsante della città di Castrovillari» ha sottolineato Salvatore Costabile a nome delle aziende tutte a carattere familiare della filiera di qualità. Un confronto a tutto tondo sulle questioni che interessano l’areale della piana di Cammarata «realtà invidiata da tutti» che esprime produzioni di eccellenza che hanno bisogno di essere valorizzate di più e meglio e soprattutto difese dal «falso made in Italy». Produzioni frutto del sudore delle famiglie che compongono la parrocchia nella zona agricola di Castrovillari pronte a difendere le proprie eccellenze «da qualsiasi attacco che venga a deturpare questo territorio» hanno ribadito al presule di Cassano, primo vescovo ad incontrare le aziende del territorio. «Per noi – hanno ribadito le aziende a nome di Antonio Genovese e Leonardo Golia nel corso del dibattito moderato da Nicola Giordano – la vostra presenza qui è segno di forte vicinanza ai nostri problemi reali». Bassi prezzi di mercato, concorrenza sleale, difficoltà di accesso al credito, imposizione fiscale elevata e soprattutto assenza delle istituzioni sono solo alcuni dei problemi sviscerati nel corso della tavola rotonda. Ma difronte ai problemi la caparbietà degli agricoltori di cammarata non si è mai fermata. Per questo è stato annunciato che si sta lavorando alla costituzione di una filiera aggregativa tra le aziende per essere più forti e competitivi sui mercati. «Sono qui per ribadirvi che il Vescovo c’è» ha dichiarato tra gli applausi della gente Monsignor Savino, da sempre «dalla parte della gente, contro ogni potere». Lui interprete della chiesa che indossa la stola quando celebra ed il grembiule del servizio agli ultimi subito dopo ha sottolineato che c’è bisogno di gente così per «attivare ogni processo di cambiamento per rivendicare i diritti. Per voi la zappa è come il pastorale del vescovo, vi fa onore».