La vita che si fa dono nello stupore di Francesco

frati morano professione

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MORANO CALABRO – Una vita «tra la gente» ed al «servizio del popolo» per «portare al Signore» – attraverso l’annuncio dell’amore di Dio – tante persone. Il “Si” alla vita francescana nell’ordine dei frati minori cappuccini è stato pronunciato ieri da una decina di giovani provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero nella solenne celebrazione officiata dal Ministro Provinciale di Roma, padre Gianfranco Palmisani, presso la chiesa di San Pietro a Morano, al termine dell’anno di noviziato vissuto presso la fraternità moranese. E qui, all’ombra del Pollino, che i giovani hanno custodito ed affinato la loro chiamata, accompagnata dalla fraternità guidata da padre Gabriele, padre Rinaldo e fra Ippolito, a seguire le orme del poverello di Assisi consacrando la loro vita consapevoli che «lo stupore di Francesco» – ha ricordato il Ministro provinciale – è dovuto «all’amore di Dio». Semplice e carica di emozione la celebrazione che ha portato i giovani novizi verso il primo ed importante momento del loro cammino nell’ordine dei cappuccini e che li impegna per un anno ai voti temporanei di povertà, obbedienza e castità. Lo «stupore della nostra vita di fronte all’amore di Dio per noi – ha ricordato padre Palmisani – ci fa consapevoli che spesso la vita ci chiama a momenti di solitudine che non ci devono far pensare che è finita. Abbiamo un compagno di viaggio che ci aiuta a superare difficoltà che ci saranno». In questo cammino di servizio di Dio, della Chiesa e degli uomini, però, «non siete chiamati a vivere da solisti ma nella fraternità insieme a dei fratelli» che sono pronti a «soffrire e gioire con voi» ha concluso il celebrante.