ROMA – Ci sarà anche la castrovillarese Simonetta Bonadies, «emblema di una Calabria migliore» – come l’ha definita Giovanni Manoccio, delegato per l’immigrazione della Regione Calabria – al congresso internazionale “Migrazione e salute mentale” che sarà celebrato domani 19 novembre presso la Pontificia Università Urbaniana. All’evento che si avvale della presenza di organizzazioni, specialisti e professionisti provenienti dall’Italia e dall’estero, verrà presentata la ricerca “Il test dei colori di Luscher nella valutazione psicologica dei richiedenti asilo: il marrone come predittore di difficoltà di integrazione e autonomia” che la piscologa Bonadies, insieme al collega Alberto Polito, ha svolto presso i progetti Sprar dei Comuni di Acquaformosa, Melicuccà e Villa San Giovanni. Lo studio ha previsto la somministrazione del test dei colori di Luscher, ideato da Max Lüscher nel 1946. Si tratta di un test proiettivo di grande flessibilità e affidabilità che, attraverso una facile somministrazione, permette di evidenziare le dinamiche inconsce che stanno alla base di problemi psicologici, adattivi, comportamentali e psicosomatici. Dalla ricerca è emerso che tale strumento è in grado di predire la presenza di difficoltà nel processo di integrazione e autonomia dei migranti.