CASTROVILLARI – Sono state installate stamane le nuove tende che saranno dedicate al pre-triage nel percorso dedicato ai casi sospetti o conclamati di Coronavirus che arriveranno presso l’ospedale di Castrovillari. Nella strategia provinciale di emergenza lo Spoke di Castrovillari resta, con il suo reparto di Broncopneumologia, un punto importante di prima assistenza per uno scenario in evoluzione. Oggi in Calabria si sono registrati 40 casi in più rispetto a ieri che portano a 169 le persone contagiate, mentre sono due i morti accertati da Covid 19 registrati nella sola giornata di oggi. Il primo a Cosenza: l’informatore scientifico che da due settimane era ricoverato in terapia intensiva presso il reparto di malattie infettive del capoluogo bruzio e che soffriva di patologie legate al cuore; il secondo a Crotone: l’uomo di 65 anni residente a Capocolonna era stato ricoverato ieri sera in gravi condizioni. Nel presidio sanitario di Castrovillari, invece, al momento sono ricoverati 6 pazienti (tre casi positivi in attesa di trasferimento presso il reparto di Malattie infettive di Cosenza o di altro ospedale della provincia) e tre sotto osservazione. Per tutti il quadro di salute risulta stazionario. Non c’è tra i pazienti nessun castrovillarese ricoverato. Ad oggi in Calabria sono stati effettuati 1769 tamponi con 1600 persone risultati negative.
IL REITERATO APPELLO DEL SINDACO LO POLITO
«Non ci siamo ancora», continua a ripetere dalla sua bacheca di Facebook il Sindaco di Castrovillari che stamattina ha personalmente fatto un giro di perlustrazione per verificare il rispetto dell’invito a restare a casa inoltrato sotto ogni forma possibile dal comune, ma anche dalle Tv nazionali e private. Così «da oggi pomeriggio, d’intesa con le forze dell’ordine, ci sarà una verifica ancora più incisiva, controllando anche coloro che, ad esempio, autocertificano la spesa, e vedremo se è una realtà effettiva (la spesa va fatta abbondante per durare almeno 7/10 giorni), o se sono andati al supermercato a comprare il caffè, perché magari erano già usciti stamattina per comprare lo zucchero». Sono reiterati gli appelli del Sindaco a restare a casa ma contro i più duri di comprendonio il Sindaco annuncia «la denuncia» come «strumento necessario per chi non vuole capire» e per «preservare i nostri cittadini». «Dove non siamo riusciti ad arrivare con le buone arriveremo con le cattive» aggiunge. «La vostra sicurezza ed incolumità è il mio primo pensiero, mio e di coloro che faticosamente fanno rispettare le regole (forze dell’ordine) e, in modo particolare, di chi si prende cura della nostra salute, medici di base, medici ospedalieri ed operatori sanitari tutti».