L’orto come passato e futuro per le terre di Calabria. Presentato a Civita il libro di Piscioneri e Circosta

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CIVITA – Domenica 13 gennaio presso la Sala Consiliare del Municipio di Civita è stato presentato il libro “L’orto degli orti” scritto a quattro mani da Romolo Piscioneri (Dr. in Scienze Politiche e dirigente FAI-CISL Calabria) e Giuseppe Circosta (Architetto, Web Graphic Designer, Videomaker). All’incontro dibattito, moderato dalla psicologa Francesca Nicoletti, ha partecipato un numeroso e interessato uditorio. Romolo Piscioneri e Giuseppe Circosta nel libro “L’orto degli orti” hanno presentato le loro riflessioni sul valore dell’orto nella tradizione e cultura calabrese riportando esperienze e interviste ad anziani che hanno vissuto l’orto come compagno fedele delle loro vite. “L’elemento innovativo – ha evidenziato la dottoressa Francesca Nicoletti, – risiede nel proporre la continuità di questa tradizione tipica della nostra Terra ai giovani, tradizione che si offre come un’opportunità di crescita e miglioramento degli splendidi borghi caratteristici della Calabria. L’orto come espressione di libertà, di biodiversità legata alle semenze più antiche da riportare in produzione e garantirne una continuità, l’orto come espressione di crescita spirituale in quanto metafora di vita, l’orto come potenzialità di sviluppo di un’economia sostenibile e attenta a garantire la migliore qualità di vita a chi riesca ad usufruire di produzioni accorte alla salute”. La comunità di Civita, domenica pomeriggio, ha partecipato con grande entusiasmo all’incontro-dibattito fornendo le proprie esperienze, riflessioni e proposte. “Un incontro che ha messo in campo – ha sottolineato Francesca Nicoletti – medicina, agronomia, scienze forestali, psicologia, religione, politica, burocrazia, filosofia. Un momento di arricchimento a tutto tondo. Un incontro che ha offerto spunti per progetti e proposte future che possano vedere la collaborazione di molte personalità della comunità civitese nella creazione di una realtà operativa che veda l’orto come protagonista”.