CASTROVILLARI – Una vita attiva con una ricetta semplice: farsi i fatti suoi, credere nella religione curare l’alimentazione iniziando da un uovo crudo la mattina, una buona lettura e una immancabile passeggiata per le vie cittadine con i suoi amici ”. Questo è l’elisir di lunga vita di “nonno Ciccio”, al secolo Pasquale D’Agostino, nativo di Mormanno ma castrovillarese d’adozione che ha compiuto l’8 aprile il suo centesimo compleanno. Tre figli, sette nipoti, quattro acquisiti e due pronipoti, e cento invitati lo hanno festeggiato nel migliore dei modi iniziando dalla cerimonia tenutasi alla Madonna del Castello a cui hanno partecipato anche i sindaci di Mormanno e Castrovillari. Proprio al Santuario castrovillarese lui è particolarmente legato, sollecitato dal rettore , Don Carmine de Bartolo, per ben 15 anni, fino al compimento del suo novantaciquesimo anno, è stato a coadiuvare le quotidiane attività che si svolgevano al Santuario. Nato sotto la prima guerra mondiale, ha combattuto la seconda guerra non al fronte, ma ricoprendo il delicatissimo incarico di inquadramento e formazione reclute. Nonno Ciccio ha dedicato la sua intera vita al lavoro, passando dall’attività boschiva al lavoro nelle cave di manganese, fino a concludere la sua attività lavorativa come bigliettaio delle Ferrovie Calabro Lucane. Nel 1963 è stato insignito della riconoscenza di “Maestro del Lavoro” sotto la presidenza Segni. Una volta andato in pensione nel 1977, sentendosi ancora in piena forma, e non rassegnandosi alla vita da pensionato, insieme alla moglie, che lo ha lasciato 3 anni fa a 93 anni, ha iniziato ad organizzare pellegrinaggi per gli anziani, non solo in Italia ma anche in Europa, divenendo di fatto il punto di riferimento ricreativo per tutti gli anziani di Castrovillari e dintorni. A“nonno Ciccio” e a tutti i suoi parenti si aggiungano gli auguri della redazione di abmreport.