ROMA – Giornata di dura battaglia sindacale per i delegati della Fillea Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl a livello nazionale e territoriale impegnati al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per la riunione voluta che doveva discutere e decidere dell’espletamento della fase amministrativa della procedura di licenziamento collettivo avviata da Italcementi Spa nei confronti dei lavoratori con la Cassa integrazione straordinaria in scadenza al 31 dicembre. A rischio 65 unità lavorative da Nord a Sud, tra i quali rientravano i 15 lavoratori dell’opificio di Castrovillari, unitamente alle 12 unità di Bergamo, 5 di Samatzai, 7 di Milano, 4 dello stabilimento di Isola delle femmine, 19 di Salerno e 3 di Sarche. Nel corso della riunione alla quale hanno preso parte Giuseppe Sapio e Andrea Annesi per il Mise, Antonio Dattilo per la Regione Calabria, Giuseppe Agate, Massimo Quintavalle e Lorenzo Colombo per Italcementi con l’assistenza di Federmaco nela persona di Giovanni Ricci Curbastro, e per la Fillea Cgil comprensoriale del Pollino Giuseppe Di Lorenzo e le Rsu Antonio Bartolini e Francesco De Franco, unitamente ai rappresentanti nazionali Fabrizio Pascucci, Salvatore federico, Gianni Fiorucci e Riccardo Zelinotti, lo stabilimento di Castrovillari ha visto prorogare la Cigs per 80 lavoratori complessivi a livello nazionale, tra i quali figurano 19 operai del centro di macinazione di Castrovillari. Per gli altri 15 che avevano aderito al piano di fuoriuscita dall’impresa, invece, il rapporto di lavoro con Italcementi cesserà definitivamente alla data del 31 dicembre, quando scadranno solo per questi lavoratori i rapporti di Cassa integrazione straordinaria. Per la Fillea Cgil quello di oggi è un «risultato soddisfacente – ha commentato Giuseppe Di Lorenzo – Certo ci sarebbe piaciuto portare a casa il risultato complessivo per tutti i 31 lavoratori, ma vista la situazione abbiamo cercato di ottenere il miglior accordo possibile per la tutela dei lavoratori». La regione calabria intervenuta al tavolo ministeriale ha dichiarato che l’azienda ha rilevanza economico strategica per il territorio e si è dichiarata disponibile a concordare con la stessa Italcementi misure di politica attiva da destinare ai lavoratori.