CASTROVILLARI – Il numero di iscrizioni, al termine dell’attività di orientamento e della scadenza dei termini delle iscrizioni per l’anno scolastico 2017/18, ha raggiunto risultati «estremamente positivi» facendo registrare «un numero complessivo di alunni superiore alla soglia del dimensionamento». Ed a seguito di questi risultati, è stata inoltrata, in data 11.02.2017, agli enti interessati la richiesta di autonomia, che ha registrato il Decreto della Provincia di Cosenza che riconosceva l’autonomia della scuola (Decreto n. 4 del 14.03.2017). Ma pochi giorni fa, il collegio dei docenti e il Consiglio d’Istituto dell’Ipsia “Leonardo Da Vinci” di Castrovillari, ha appreso dalla comunicazione del dirigente scolastico, Pietro Antonio Maradei, che «nonostante gli sforzi profusi ai vari livelli, l’agognata autonomia della scuola non è stata concessa dagli organismi preposti». Con una missiva a tutti i livelli istituzionali e scolastici regionali i due organismi hanno manifestato «loro profonda delusione ed amarezza» esprimendo la «vibrata protesta in merito». Al termine del precedente anno scolastico, l’istituzione era andata in situazione di sottodimensionamento, subendo tutte le conseguenze del caso. A fronte di questa situazione, gli sforzi di tutto il corpo docente e di tutto il personale scolastico, ampiamente ed adeguatamente sostenuti dal dirigente scolastico reggente, sono stati del tutto tesi, al conseguimento del ridimensionamento dell’istituto. Ma oggi tutto questo è reso vano – dopo il «grande dispendio di risorse economiche ed umane» – visto che «la mancata concessione dell’autonomia dipende dal fatto che l’USR ha tenuto conto della delibera della Regione Calabria del 31 dicembre 2016, che per come prevede la legge, viene predisposta sulla base delle richieste dei sindaci e sulla base della proposta di dimensionamento delle province». Gli organismi scolastici del Da Vinci si chiedono dunque «come sia possibile definire l’autonomia di una istituzione scolastica prima dell’accertamento delle nuove iscrizioni?» ed ancora «non sarebbe stato il caso di di precisare a tempo debito che i risultati relativi alle nuove iscrizioni non avrebbero avuto nessun effetto concreto sul dimensionamento dell’anno scolastico 2017/18?». Tanto più che al tempo dell’accorpamento perchè non si unificarono in un polo tecnico Ipsia ed Itc che invece vennero aggregate rispettivamente al Liceo Classico ed al Liceo Scientifico? Oggi volendo ragionare in prospettiva, nell’ottica di promuovere scuole stabili nel tempo, «non sarebbe stato estremamente più logico costituire comunque un polo tecnico e, poi, eventualmente, costituire successivamente, se mai ce ne fosse stato bisogno, un polo liceale, rendendo sicuramente più organica e razionale l’organizzazione scolastico del territorio cittadino?» Domande che attendono una risposta.