Si è conclusa con la condanna della Banca Popolare di Bari la lunga trafila legale che lo studio D’Alba di Trebisacce aveva iniziato nel 2017 contro la Banca Popolari di Bari. Tramite la filiale di Trebisacce, infatti, la sede dell’istituto aveva proposto per anni ai propri clienti di investire i loro risparmi in titoli azionari rassicurndoli sul basso rischio connesso.
Poi nel 2017 il tracollo del valore delle azioni causò la perdita quasi totale del capitale investito dai risparmiatori, causando un grave danno per le economie di tanti cittadini clienti della banca.
Cosi un gruppo di investitori ha deciso di iniziare una battaglia legale per vedersi riconosciuto il diritto ad ottenere giustizia. Il Tribunale di Castrovillari ha emesso, il 3 novembre scorso, la sentenza – nella persona del giudice monocratico Gaetano Laviola – in cui riconosce le responsabilità della banca che è stata condannata al risarcimento dei propri clienti per i danni subiti a causa dell’investimento rischioso ed inadeguato.
Il Tribunale ha stabilito infatti che «lo strumento finanziario sottoscritto (azioni della Bpb non quotate su mercati regolamentati) deve essere considerato chiaramente un prodotto a rischio elevato» e dunque «inappropriato rispetto agli obiettivi di investimento di protezione del capitale e disponibilità a sopportare piccole perdite» che i clienti avevano indicato in sede di stipula dei contratti di acquisto delle azioni.
Per tali ragioni secondo il giudice «è del tutto evidente che, acclarata l’inadeguatezza dell’investimento al profilo di rischio degli opposti, la banca avrebbe dovuto astenersi dal consigliare simili prodotti o, in ogni caso, dall’eseguire gli ordini di investimento senza prima aver informato gli investitori di tale inadeguatezza e delle relative ragioni, ottenendo un ordine impartito per iscritto».
Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa dall’avvocato Luca D’Alba. La sentenza del Tribunale di Castrovillari rappresenta un «precedente importante che conferma la possibilità, per chi ha perso i propri risparmi, di ottenere giustizia».