Insieme per il diritto alla salute: in città si prepara la mobilitazione per difendere l’ospedale

ospedale castrovillari frontale nuovo

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«La situazione drammatica che vive la sanità pubblica, territoriale ed ospedaliera, nel nord della Calabria non può più subire ritardi e false promesse. Oggi più che mai si richiedono atti e fatti per garantire i livelli essenziali di assistenza, tempi ridotti per le liste di attesa, prestazioni sanitarie sempre più vicine ai cittadini di questo territorio». Lo scrive a chiare lettere la commissione per la tutela della salute composta da sindaci, sindacati, associazioni e cittadini del Pollino e della valle dell’Esaro che prepara la mobilitazione di piazza prevista per sabato 17 dicembre alle ore 10:00 presso l’ospedale di Castrovillari.

Lo spoke del Pollino insieme ai presidi periferici di Mormanno, Lungro e San Marco Argentano, compongono insieme la rete territoriale di assistenza sanitaria che da anni ormai è stata depauperata di risorse umane e strumentali e che oggi più che mai chiede di essere rafforzata. Il declassamento e la cancellazione di Unità operative come Otorinolaringoiatria, Ortopedia e Traumatologia, Gastroenterologia, Oncologia Medica, Reumatologia, Oculistica, hanno di fatto indebolito la capacità di risposta ai bisogni di questo territorio sul quale gravano i posti letto mancanti che nella programmazione regionale su carta dovrebbero essere 223, ma nella realtà sono solo 93.

Il tavolo istituzionale che nei giorni scorsi si è riunito presso la Sala consiliare del comune di Castrovillari ha chiesto di alzare il livello della protesta per reclamare quanto è possibile fare subito, in risposta alle emergenze – urgenze, e riattivare un confronto con Asp e Regione sulla programmazione a medio e lungo termine rispetto agli ospedali territoriali.

La manifestazione, che ci si aspetta sia partecipata, chiede formalmente al commissario straordinario Graziano l’attivazione immediata dell’area acuzie e post acuzie con l’U.O.C. di Riabilitazione Intensiva Fisiatrica e la Lungodegenza, vere pietre angolari per un concreto e duraturo rilancio dell’Ospedale di Castrovillari, che «possono essere immediatamente operative con una semplice delibera dell’ASP di Cosenza» scrive la commissione per la tutela della salute. Inoltre «la riapertura dell’U.O. di Ortopedia, anch’essa più volte sbandierata e mai attuata, l’apertura delle Sale Operatorie, troppe volte inaugurate e mai rese funzionanti, l’attivazione immediata ed a pieno regime delle Case della salute di San Marco Argentano, Mormanno e Lungro, la reintegrazione delle varie figure professionali carenti, per tutte le strutture e per gli ambulatori, che consentano di offrire un’offerta sanitaria adeguata, anche attraverso la razionalizzazione delle risorse umane e non solo, malamente impiegate, la proroga dei contratti a tempo determinato in scadenza e lo scorrimento fino ad esaurimento di tutte le graduatorie dell’asp.