CROPALATI – E’ ritenuto responsabile di due tentativi di incendio boschivo avvenuti nel mese di settembre nel territorio di Longobucco Antonio Renato Marino, originario di Cropalati. La misura cautelare degli arresti domiciliari è scattata questa mattina. Ad eseguirla i Carabinieri secondo le disposizioni del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Castrovillari, Teresa Reggio. L’uomo è accusato di tentato incendio boschivo doloso continuato. Il quarantacinquenne – inchiodato alle sue responsabilità anche da alcuni fimlati – si è reso responsabile di due tentativi avvenuti nel territorio di Longobucco. In particolare la località “Macrocioli” inserita all’interno del perimetro del Parco Nazionale della Sila è stata oggetto nel periodo estivo di diversi incendi boschivi che hanno distrutto ettari di area boscata. Durante le operazioni di spegnimento di uno di essi è stato ritrovato dal personale operante un dispositivo di innesco formato da un lumino in cera. Tale zona in seguito è stata oggetto di accurate indagini di osservazione e controllo da parte del personale dei Carabinieri Forestali, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che hanno dato la possibilità di individuare il responsabile di tale reato. In particolare, nei giorni seguenti, in due occasioni specifiche, il Marino, veniva sorpreso dalle telecamere mentre raggiungeva tale località. Una prima volta, dopo aver parcheggiato la sua autovettura, scendeva e deponeva in una area boschiva un dispositivo incendiario composto dal solito lumino di cera. Subito dopo si allontanava, di poco, per farvi ritorno immediatamente e spostare l’ordigno in un posto a lui più idoneo ma nelle vicinanze. Una settimana dopo tale azione veniva nuovamente individuato mentre percorreva con l’autovettura e lanciava il dispositivo incendiario analogo a quello usato precedentemente. In entrambi casi i Carabinieri intervenivano immediatamente per disinnescare gli ordigni ed evitare la propagazione delle fiamme. Tali indizi di colpevolezza hanno portato oggi alla notifica della misura cautelare nei suoi confronti eseguita dai Carabinieri Forestali della Stazione Parco di Cava di Melis e dalla Stazione Carabinieri di Longobucco.