Inaugurato il centro servizi del Parco. Pappaterra: diventi riferimento per la città ed il comprensorio

parco inaugurazione

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CASTROVILLARI – Il vescovo di Cassano all’Jonio, Monsignor Francesco Savino, lo ha definito «uno spazio di bellezza» per l’opera di ristrutturazione che lo ha riguardato, ma al tempo stesso «una bella pagina di politica» per l’incontro dei bisogni di una comunità con i servizi che può offrire un centro del genere. E’ la sintesi di ciò che vuole essere e sarà la nuova struttura del Parco Nazionale del Pollino all’interno dei saloni di Palazzo Gallo. Un «impegno che viene da lontano» – ha ricordato il Presidente del Parco Nazionale del Pollino Domenico Pappaterra e che ha visto l’ente impegnarsi con la volontà di «recuperare uno spazio che diventasse un punto di riferimento importante per la città del Parco, Castrovillari». Quella di martedì sera è stata «una giornata storica» ha ricordato ancora il presidente dell’ente calabro – lucano che trasforma la struttura storica, nel cuore di Castrovillari, in un vero e proprio «cuore pulsante» del Parco nel versante calabrese. Un risultato raggiunto grazie all’importante collaborazione con l’amministrazione comunale, rappresentata da Domenico Lo Polito, e che mette a disposizione della collettività spazi e risorse anche per la vita culturale della città del Pollino. Oltre alla promozione del Parco più grande d’Italia, infatti, il centro servizi ha sale da destinare a convegni, associazioni culturali, e momenti di riflessione ed incontro, non solo sulle tematiche legate all’ambiente. Ma la sua funzione sarà ovviamente, in primo luogo, quella di fornire informazioni sul territorio del Pollino, le sue bellezze naturalistiche, culturali e sportive, integrandosi con il punto turistico del parco e la Pro Loco. Vero fiore all’occhiello di questa nuova sede è la sala immersiva multimediale, attraverso la quale gruppi di turisti e scolaresche potranno “guardare” il Parco e le sue bellezze in poco meno di un’ora attraverso una serie di immagini sulla natura ed i borghi dell’area protetta proiettati sulle pareti della struttura nuova di zecca.