Immacolata di preghiera e servizio nel ricordo di Riccardo Cocetta

mensa poveri

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CASTROVILLARI – “Non piangete per averlo perso, ma ringraziate per averlo avuto”. Recita così un adagio e riassume bene il sentimento che, ad ogni ricorrenza dell’Immacolata, anima la famiglia di Riccardo Cocetta, giovane scomparso prematuramente nella notte dell’8 Dicembre. Ogni anno insieme ad amici e conoscenti i genitori ed il fratello si riuniscono in preghiera presso la Parrocchia di San Girolamo alle ore 18.00, dove il giovane ha vissuto anche la sua esperienza di servizio tra le fila della Caritas parrocchiale, per fare memoria del dono di una vita che – seppur nella sua brevità – ha saputo donare spessore e contenuto nella sua quotidiana espressione, ed ha saputo seminare meraviglia anche dopo la sua nascita in cielo. Nel segno di ringraziamento per quello che Riccardo ha rappresentato per i suoi cari e per quanti lo hanno conosciuto ed avuto vicino, la vita “donata” si trasforma in servizio operoso a favore dei poveri. Un modo semplice ma concreto per esprimere la forza dell’eternità di una esistenza che neppure la morte può cancellare. Perchè la memoria di chi resta, ed i suoi gesti nel rinnovo presente del ricordo di che solo fisicamente non è più tra noi, restituiscono integra nel presente quella umanità. Così la morte non fa paura, ma viene sconfitta dalla volontà di fare del presente un’occasione utile per rende lode di ciò che ci è stato donato e trasformare l’assenza in una presenza che si fa dono, esperienza, servizio, offerta gratuita, nella condivisione con chi soffre e sta peggio di noi. Così un gruppo di amici insieme alla famiglia si ritrova a Casa Betania in un giorno del mese di dicembre per ricordare Riccardo nel servizio ai più deboli, ai poveri, a coloro che non hanno neppure il coraggio di chiedere, pur essendo nel bisogno. Così la vita “offerta” in dono si fa pane spezzato, cibo da condividere, attenzione a coloro che non hanno voce, seguendo l’esempio di chi non c’è più ed aveva piacere ad offrirsi con il sorriso agli altri. Così l’amore vince sempre, anche su ciò che fa più paura: la morte. Un modo semplice e generoso per ricordare l’impegno di Riccardo a favore dei più deboli, rendendo grazie per quanto lui ha saputo offrire alla vita di coloro che ha avuto il privilegio di far parte della sua vita affrontata sempre con sorriso e generosità. In quel sorriso, che oggi si trasforma in mani che si sporcano per donare a chi ha bisogno, c’è l’essenza vera ed intensa dell’eternità che si diventa memoria. E nel fare memoria si fa presente, vivo.