Il Vittorio Veneto ricorda i Santi Martiri Francescani. Tre di loro erano di Castrovillari

martiri di ceuta

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CASTROVILLARI –L’Istituto “ Vittorio Veneto”  nella giornata odierna, 10 ottobre,  ha ricordato la solennità dei Santi Martiri Francescani. “Eroi della Fede, dimenticati nel culto popolare e, soprattutto, nella nostra Città che ha dato i natali a tre di loro”. Si vogliono, infatti, “indicare e rinverdire”, partendo dai bambini della Scuola Primaria insieme ai loro genitori, “i valori che hanno spinto questi giovani a dare la loro vita, per non tradire il loro Credo e, soprattutto, ripristinare ed incrementare una festività liturgica a Castrovillari, sconosciuta, a differenza delle altre località della Calabria che tengono, in gran conto, i loro Santi”.  Nel 1227,  dal Protoconvento  francescano di castrovillari, sette frati, tutti calabresi,  S. Samuele Giannitelli  da Castrovillari, S. Angelo Tancredi, S. Donnolo  Rinaldi,  sempre da Castrovillari, S. Daniele Fasanella da Belvedere Marittimo, S. Leone Somma da Corigliano Calabro, S. Nicola Abenante da Corigliano Calabro, S. Ugolino da Cerisano (nella foto in un dipinto del 1928), si recarono dapprima ad Assisi  e, poi,  a Pisa. A capo del gruppo era Daniele, originario di Belvedere in Calabria e già Provinciale della medesima regione. Dopo una breve permanenza in terra di Spagna, in due scaglioni a breve distanza l’uno dall’altro, si trasferirono a Ceuta nel Marocco. Nelle strade di Ceuta, parlando in latino e in italiano (non conoscendo la lingua locale), annunziarono Cristo, bollando con roventi parole la religione di Maometto. Le autorità ordinarono la loro cattura: i missionari, dopo essere stati sottoposti a vari interrogatori, furono inviati ad abbracciare l’Islam e poi, di fronte alla loro mirabile costanza, vennero decapitati. I loro corpi furono straziati; tuttavia, i mercanti cristiani occidentali recuperarono i miseri resti e li seppellirono nei sobborghi di Ceuta. In seguito, le ossa furono trasferite in Spagna, ma oggi non si sa con precisione ove siano venerate, quantunque città della Spagna, del Portogallo e dell’Italia vantino il possesso di qualche reliquia. Leone X, con decreto del 22 gennaio 1516, ne permise il culto e ne fissò la solennità liturgica il 10 ottobre di ogni anno.  Mons. Vincenzo Bertolone, Vescovo di Cassano allo Jonio, con un suo decreto ha stabilito una messa propria per i Santi Martiri. Oggi il Vittorio Veneto li ha ricordati.