SARACENA – Un Presepe senza fronzoli, ecologico, innovativo per strutture e concetti. Un’opera d’arte che unisce tecnologia e tradizione. Immagini di chiese, guglie, trafori a formare strutture e sovrastrutture fatte di vuoti e pieni, luci ed ombre a creare multidimensionalità agli occhi dell’osservatore. A Saracena, nella chiesa delle Armi, nel cuore del centro storico, il messaggio che arriva dall’installazione artigianale – omaggio al maestro Riccardo Dalisi – frutto dell’estro artistico di Francesco Gagliardi e delle sapienti mani di Innocenzo Genovese, Antonio Di Vasto e Giuseppe Gallicchio è quella che “il Natale siamo noi”. Visitabile nei giorni di Gennaio dalle ore 17:00 alle ore 19:30 presso la Chiesa delle Armi l’opera vive tra le forme romaniche, prettamente terrene, incarnate dal pastore errante con le mani giunte che staziona nei pressi della fontana, a forme gotiche e verticale che suggeriscono riflessioni celestiali e ultraterrene. Due sono i concetti che sorreggono l’impianto fisico della creazione: rinascita e speranza. Gli elementi lignei si susseguono in forme sinuose, montate e smontate, rimontate a formare scene nelle scene. La fontana, unico elemento in perpetuo movimento, e le immagini proiettate sui veli scenici, evocano la bellezza e la potenza della natura. Dinamismo e melodia naturale. Acqua come elemento primordiale della vita che armonizza col suo suono la scena presepiale. Acqua come elemento di meditazione attiva, come guida di questo percorso interiore che porta il visitatore ad inoltrarsi tra gli ambienti della chiesa fino a giungere alla parte più intima della stessa, la grotta. Al centro della scena la natività ricreata in uno scenario orientale, senza pastori, perché quelli siamo noi, siete voi, i viandanti che si recheranno ad omaggiare Nostro Signore. Ultima tappa dell’itinerario sarà la navata centrale in cui il visitatore si fermerà a contemplare l’affresco della “Madonna lactans”, il gesto più bello e naturale del mondo, l’unico che ci rimane, l’unico da salvare!