Il Fai celebra la Giornata di Primavera a Saracena

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SARACENA – Si ritroveranno sabato e domenica nel borgo di Saracena i delegati ed i soci del Fai (Fondo Ambiente Italiano) delegazione Pollino per la manifestazione nazionale “Giornate Fai di Primavera”. E’ un importante appuntamento che invita a scoprire le bellezze storiche, artistiche, ambientali e paesaggistiche del nostro territorio e che coinciderà con l’evento Saracena Wine Festival. Quest’anno a Saracena saranno più di cento i giovani “Ciceroni”, appositamente formati, che guideranno turisti e visitatori ad ammirare le bellezze storiche ed artistiche che si trovano custodite nelle chiese locali. Si partirà dalla chiesa di Santa Maria del Gamio, ricca di opere d’arte con all’interno una grande navata centrale nella quale domina il sontuoso soffitto a cassettoni lignei intagliati ed indorati dall’artigiano Jacono Lanfusa nel 1628. Di notevole interesse anche l’altare della confraternita di San Leonardo in legno intagliato, dipinto e dorato del 1662 che racchiude al centro una tela del santo dipinta da Giocondo Bissanti. A metà della navata si apre la Cappella di S. Innocenzo Martire con altare in marmi policromi costruito nel 1772 da Marino Palmieri, quindi l’altare della Madonna del Carmine ornata da stucchi del 1791. Nel Succorpo si conserva un buon altare scolpito in pietra con pilastrini adornati dalle figure dei santi Paolo e Leonardo a sinistra e Pietro ed Andrea a destra. Infine la effigie del Crocefisso risalente ai principi del XVII° secolo. Si passerà, quindi, alla Chiesa di Santa Maria delle Armi ubicata nel più antico quartiere del paese dove sono conservati, fra l’altro, una Madonna con Bambino risalente al XIII° secolo e di pittore ignoto ed una scultura in pietra del XIV° secolo raffigurante un giovane guerriero che prega. Nelle vicinanze sarà possibile visitare anche l’antico palazzo appartenuto alla famiglia Mastromarchi. Altro luogo di particolare interesse sarà la visita alla Cantina Sociale, presidio Slow Food, “Moscato di Saracena”. Trattasi di un vino liquoroso che si ottiene appunto dalla vinificazione di una varietà di particolari uve che si producono solo in loco. Si racconta che già nel 500 i barili contenenti il Moscato di Saracena venivano imbarcati a Scalea e consegnati in Vaticano per finire sulla tavola di Papa Paolo IV. E’ un prodotto che viene ormai apprezzato in tutto il mondo grazie alla intraprendenza di un gruppo di imprenditori locali sempre più impegnati al miglioramento della qualità del moscato prestando massima attenzione alla coltivazione sostenibile dei vigneti. “Con la scelta di Saracena – ha dichiarato la capo delegazione del Fai Pollino Donatella Laudadio – continua la scoperta dei luoghi più interessanti del nostro territorio, ricchi di tradizioni, di opere d’arte e di bellezze che, con le “Giornate Fai di Primavera” cerchiamo di far scoprire agli appassionati ed a quanti vorranno venire a visitare questo borgo situato ai piedi della catena del Pollino.”