Il consultorio non si tocca. Politica, associazioni e studenti in sit-in

sit in consultorio

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CASTROVILLARI – Giù le mani dal consultorio, recita uno striscione appeso al cancello che delimita l’ingresso al consultorio familiare. E’ il messaggio chiaro che le associazioni del territorio e la politica lanciano alle istituzioni sanitarie per ribadire la lotta in difesa del presidio importantissimo per una gran parte della popolazione e che – è stato ribadito – «è frutto delle battaglie di tante donne». Nel giorno della festa internazionale dedicata al gentil sesso il Partito Democratico, il Partito Socialista ed i giovani democratici, insieme ad un corollario di associazioni del territorio, hanno deciso di manifestare nei pressi del consultorio che da quasi un anno è privo della figura del ginecologo. Un presidio sanitario, sociale, ma anche culturale e di integrazione, che va difeso con le unghie e con i denti. Peccato che ad aderire al sit-in (nonostante il gran numero di associazioni aderenti) non erano in tantissimi. La valenza sociale, sanitaria e culturale del consultorio è sotto gli occhi di tutti. Così i sindaci di Castrovillari, Frascineto e Civita (Mimmo Lo Polito, Angelo Catapano e Alessandro Tocci), insieme al consigliere provinciale e sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi, il delegato al settore immigrazione della regione, Giovanni Manoccio, e alcuni consiglieri comunali della città, si sono ritrovati insieme a cittadini, studenti e rappresentanti di alcuni sodalizi del territorio per affermare che la battaglia per la dignità del presidio è questione collettiva che deve vedere in prima linea tutti. Invece che lasciarlo nello stato in cui versa ora (manca il ginecologo da oltre un anno) il consultorio va potenziato come avamposto di tutela della salute di tante fasce deboli e cittadini che ad esso si rivolgono da anni. Una battaglia culturale e di integrazione che va continuata, anche domani.