CASTROVILLARI – “L’attenzione verso le problematiche del randagismo a Castrovillari non sono mai state sottovalutate da questa Amministrazione”. Lo sottolineano il Sindaco Mimmo Lo Polito e l’Assessore all’Ambiente Pasquale Pace che in merito chiariscono alcuni punti dopo il comunicato diffuso dal gruppo “Passione Animali”, “caratterizzato da toni preoccupanti ed allarmistici”. L’Amministrazione Comunale “tiene a sottolineare con forza come non sia prevista alcuna chiusura ne ridimensionamento del Canile Rifugio (Oasi), uno dei pochissimi casi di canile gestito integralmente dal comune con fondi propri, che rappresenta un punto di riferimento per l’intero territorio in termini di efficienza e buon funzionamento”. Una struttura che funziona “anche grazie al contributo dei tanti volontari ed associazioni che prestano il loro servizio in maniera gratuita e disinteressata,rendendo possibile l’esistenza ed il corretto funzionamento di una delle pochissime realtà totalmente pubbliche dalla nostra Regione”. Lo Polito e Pace chiariscono anche il discorso legato al canile sanitario , “per intenderci quella zona ove vengono effettuate le sterilizzazioni dei cani randagi, attualmente risulta ospitato nella stessa area del canile Rifugio, in deroga rispetto alla normativa in materia che prescrive una distanza minima rispetto al canile Rifugio pari ad almeno 500m”. Infine l’individuazione, da parte dell’azienda sanitaria di Cosenza con propria delibera n° 136 del 9-2-2017, di un nuovo canile Sanitario da costruire nel comune di Saracena che rappresenterebbe il canile di riferimento per l’intera area nord della provincia, evidenziato dal gruppo “Passione animale”. L’Amministrazione ribadisce che si tratta solo del canile sanitario “perché il canile rifugio di Castrovillari continuerà ad ospitare i circa 180 cani, si fa presente come questa Amministrazione con una nota del 16 febbraio scorso , indirizzata alla Regione Calabria ed all’ASP, abbia prontamente e tempestivamente segnalato le carenze della procedura che incidono sulla legittimità dei modi di scelta di tale sede, presentato altresì,una valida alternativa logistica da implementare nel nostro territorio senza ricevere alcun riscontro dagli interlocutori. Stessa proposta il comune di Castrovillari l’aveva avanzata, nel rispetto delle procedure, il 6 ottobre 2013”. Pertanto, “una lucida analisi di questi punti chiarisce in maniera inequivocabile l’attenzione costante che l’Amministrazione Comunale rivolge alle problematiche connesse al fenomeno del randagismo che si stanno affrontando nelle giuste sedi, sempre nel solco della legalità e senza creare inutili allarmismi e strumentalizzazioni politiche”.