CASTROVILLARI – Ci saranno anche i tirocinanti degli enti locali del bacino di Castrovillari a manifestare in piazza, sotto la cittadella regionale di Catanzaro, il 13 marzo. Dopo alcune assemblee tenute in tutti i comuni della Calabria i tirocinanti tornano a farsi sentire in piazza per chiedere le risposte in merito «al futuro che ci attenderà alla fine di questo percorso e per denunciare alcune discriminazioni rispetto ad altri bacini che si sono susseguite nel tempo». In una nota stampa infatti constatano la volontà da parte della Regione Calabria, ottemperando alla manifestazione di interesse rivolta ai tirocinanti giustizia, di dare il via ad una formazione d’aula che vedrà quest’ultimi conseguire delle qualifiche utili ai fini della valutazione dei titoli nelle procedure concorsuali». Ma il tutto è visto come una discrimazione per quelli che lavorano negli enti pubblici. «Già in passato infatti si è visto un riconoscimento di attività pregresse e quindi punteggi, nella selezione dei bandi, consentendo una continuità nel percorso sempre agli stessi ex percettori. Eppure il famoso accordo tra regione e parti sociali per spostare le politiche da passive in attive avrebbe dovuto condurre a scelte di politica sociale imparziale tutelando e trovando uguali misure nei confronti degli ex percettori. Così avvenne quando, pero, si trattò di equipararci in peius abbassando la soglia dell’indennità da 800€ a 500€ come per gli uffici giudiziari. Ma in casa giustizia è tutto concesso, persino una proroga di convenzione di un ulteriore anno che si sommerà all’anno di formazione già svolto. Il discorso cambia per noi tirocinanti degli enti locali, poiché dovremmo attendere la quantificazione delle risorse, da destinare ad un eventuale proroga,da parte dell’Inps nazionale di una banca dati che ancora attende risposta da oltre un anno». I tirocinanti dunque si chiedono cosa ha spinto la regione a seguire «trattamenti differenziati per i tirocinanti ex percettori di mobilità degli uffici giudiziari nonostante la formazione dei tirocinanti negli enti potrebbe essere impiegata in vista di concorsi futuri diretti a colmare una carenza di personale che non riguarda solo la giustizia amministrativa?». Per tutte queste motivazioni la rappresentanza dei tirocinanti degli enti si ritroverà pacificamente in cittadella regionale giorno 13 marzo, per manifestare il proprio disaccordo per queste scelte inique, chiedendo un confronto con l’assessorato regionale affinché si possa arrivare verso un’equiparazione di tutti gli ex percettori e per avere risposte concrete in merito al destino di tutti.