I Sindaci e l’Ente Parco scrivono al Ministro dell’Ambiente. Viviamo una vera emergenza, servono mezzi aerei

canadair civita

canadair civita

 

ROTONDA – E’ una vera e propria emergenza ambientale, che mette a rischio il territorio dell’area protetta ma anche molte vite umane, per ora salve solo grazie «allo spirito di abnegazione dei volontari di protezione civile impegnati nell’attuazione del Piano AIB del Parco, oltre che dagli ex agenti del CFS e dei Vigili del Fuoco». Per questo stamane a Rotonda, presso la sede dell’Ente Parco, il presidente Domenico Pappaterra, ed i Sindaci dei sei comuni interessati dalla tremenda ondata di incendi delle ultime 48 ore, Francesco Armentano (Laino Borgo), Giovanni Cosenza (Laino Castello), Fiorenzo Conte (Papasidero), Paolo Campanella (Castelluccio Inferiore), Egidio Salomone (Castelluccio Superiore), Giuseppe Regina (Mormanno), hanno deciso di scrivere a tutti gli organismi preposti di Calabria e Basilicata, oltre che al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ed al Ministero dell’Ambiente, per denunciare la «gravissima emergenza determinatasi nelle località indicate in oggetto, tutte ricomprese nel perimetro del Parco Nazionale del Pollino, interessate da incendi in corso da oltre 48 ore che stanno provocando gravissimi danni». «La gravità della situazione, che non può essere gestita con i mezzi e le forze già in campo, – scrivono i sette rappresentanti istituzionali del territorio – richiede un immediato intervento della flotta aerea per fronteggiare un fronte di fuoco di diversi chilometri quadrati. Tale richiesta, peraltro, è stata avanzata con forza già nella giornata di ieri ed è rimasta purtroppo inevasa con tutte le conseguenze che sono facilmente visibili. Se tale situazione dovesse perdurare, gli scriventi declinano ogni responsabilità per le conseguenze dell’evento che, si ribadisce, si aggravano di ora in ora. Si confida nell’alto senso di responsabilità delle autorità in indirizzo nell’affrontare la descritta drammatica situazione, che deve essere affrontata senza ulteriori indugi e con tutti i mezzi e le risorse necessarie». Al Ministro dell’ambiente, inoltre, già in precedenza il Presidente Pappaterra aveva chiesto «una sua autorevole presenza sui luoghi del disastro per una più compiuta valutazione della situazione».