CASTROVILLARI – Non si è lasciato sfuggire l’occasione di fare chiarezza sui lavori di Piazza Dante il neo assessore ai lavori pubblici e pianificazione terrotoriale, Dario D’Atri, prendendo spunto da alcune critiche rivolte all’amministrazione comunale da un’esponente del centro destra. «Stiamo lavorando nell’esclusivo interesse dei cittadini per il miglioramento degli spazi urbani e seguendo canoni di sicurezza che fino ad ora nessuno aveva mai messo in pratica, in barba ad ogni civico buon senso» ha dichiarato proprio per entrare nel merito delle questioni, pur consapevole che queste arrecheranno, seppur per poco, alcuni disagi ai cittadini. «L’intervento di Piazza Dante, che qualche politicante di turno ha utilizzato per farsi un pò di spicciola propaganda pre-natalizia, era programmato da tempo e rallentato dalla burocrazia e dai sopralluoghi sul campo per verificare proprio la sicurezza dei tre pini che insistono sulla piazza e che, al momento, sono instabili e potrebbero creare gravi problemi ai cittadini che quotidianamente frequentano le poste centrali e vivono in quella parte di città. Prima di procedere d ogni intervento ci siamo fatti carico di consultare un agronomo, con tutte le procedure e le tempistiche del caso, proprio per procedere nella massima certezza e sicurezza nell’unico interesse di abbellire e riqualificare uno spazio civico che da tempo immemore era stato abbandonato al suo degrado. La nostra priorità è rendere migliore questa città, permettere ai cittadini di viverci nella massima sicurezza e nel decoro migliore che possiamo offrire con la nostra azione di amministratori». Piazza Dante è stata sempre lasciata «nel disinteresse generale – ha aggiunto D’Atri – ed ora che qualcuno se ne occupa, utilizzando fondi che sono stati risparmiati da una azione amministrativa attenta ed oculata, qualcuno si permette anche il lusso di criticare il perché lo facciamo. Siamo sicuri che i cittadini di quella parte di città e di Castrovillari in generale, sapranno cogliere la bontà di questo intervento che va a beneficio di tutti, accettando con pazienza i disagi alla circolazione che verranno da qui fino al termine dei lavori». Sempre per precisare alcune critiche mosse da un’esponente di centro destra della città l’assessore ha inteso evidenziare che la chiusura del Ponte della Catena è frutto della messa in esecuzione di una «ordinanza del 2006, quando a guidare la città era il Sindaco Franco Blaiotta, sostenuto dalla coalizione di centro destra a cui fa capo chi oggi ci critica. Documento ufficiale del Sindaco di allora e con tanto di urgenza del caso che nessuno ha mai applicato, mettendo a rischio l’incolumità pubblica di quanti da quel ponte, fino al nostro intervento, sono passati. Anche questo è il classico esempio di come amministrare significhi assunzione di responsabilità, rispetto delle regole, nella tutela e nell’interesse pubblico dei cittadini. E’ questo il modello di politica che vogliamo lasciare in eredità a chi ha la capacità di capire che agiamo per il bene comune. Lasciamo ad altri il compito delle passerelle, facendo finta di prendere a cuore problemi che da anni sono rimasti insoluti».