CASTROVILLARI – Anche quest’anno il progetto “Ciak… un processo simulato per evitare un vero processo”, ha visto protagonisti gli alunni delle seconde classi della Scuola Secondaria di 1° grado di Castrovillari. Un percorso di educazione e sensibilizzazione alla legalità dove gli studenti hanno affrontato uno degli argomenti più discussi in questi ultimi tempi, “il bullismo” nelle scuole. Negli ultimi mesi, questo progetto ha tenuto impegnati gli studenti, che in veste di attori, hanno messo in scena nei giorni scorsi, nell’aula del Tribunale di Castrovillari, la simulazione di questo processo. Anche quest’anno, la storia verte su un racconto di vita reale e parla di un’adolescente, Gaia, vittima di bullismo da parte di alcuni suoi amici e di suo padre che denuncia i ragazzi responsabili, accusati di essere la causa del tentato suicidio della figlia. Tale rappresentazione, ha il compito di risvegliare le coscienze di una società che, per anni, ha sottovalutato un grosso problema e ha fatto, principalmente capire ai ragazzi che il bullismo non è un gioco, non è divertente e che questo fenomeno non deve essere sottovalutato. La partecipazione dei ragazzi al progetto è stata possibile grazie alla disponibilità del Dirigente Scolastico Gianmarco D’ambrosio, il quale ha sostenuto fortemente il progetto – aderendo all’iniziativa sin dalla prima fase – confermando l’idea che “Ciak” sia canale di un efficace incontro tra il mondo della giustizia minorile e quello della scuola, nella consapevolezza che solo rendendo autentiche le esperienze vissute dai discenti si possa costruire apprendimento significativo per la vita.
Fondamentale per gli alunni e per la loro consapevole e fattiva preparazione è stato il lavoro delle docenti Anna De Gaio, referente del Progetto coadiuvata dai coleghi Potestio, Pagano, Calonico, Fatalò, Lo Duca, De Rose, Gatto, Arcidiacono, Mastroianni, Risoli e Ramundo.
Alla simulazione del processo degli alunni hanno partecipato gli avvocati Francesca Marica e Chiara Caruso che nelle fasi precedenti del progetto hanno formato i ragazzi.
L’esperienza vissuta in maniera cosciente e consapevole risulta, quindi, fondamentale nel percorso di crescita e di educazione non solo degli alunni delle scuole interessate ma anche di tutta l’intera comunità Castrovillarese.