Passa dalle green communities il futuro dell’Appenninno e dell’entroterra ad esso collegato. Legambiente in occasione della V edizione del Forum degli Appennini organizzato a Pescasseroli nel parco nazionale d’Abruzzo, ha presentato un’agenza per la transizione ecologica e climatica della dorsale che attraversa da nord a Sud il Paese. Si punta a fare rete attraverso comunità locali che focalizzino l’attenzione su sostenibilità ambientale con l’obiettivo di rilanciare i territori, contrastare lo spopolamento e dare un nuovo impulso all’economia locale. Obiettivi sui quali punta anche il Pnrr destinando a questo ambito circa 140 milioni di euro.
L’associazione ambientalista, poi, va oltre e non restando solo alla superficie dell’enunciato racconta tre aree pilota e sei buone pratiche territoriali, tra le quale spicca la Catasta di Campotenese. L’hub turistico nato da meno di un anno è l’esempio di esperienza che punta sui percorsi culturali, formativi ed enogastronomici che ha saputo focalizzare l’attenzione sulle aree interne del Pollino, valorizzando al meglio il territorio di interesse naturalistico del parco calabro – lucano unendo innovazione e sostenbilità del modello imprenditoriale. A farle compagnia anche una web radio di comunità “Radio antiche Rue”, voluta e ideata da chi vive a Gagliano Aterno (AQ), l’esperienza avviata in Lunigiana della Cooperativa AlterEco, l’apiario di comunità in Molise a Castel Del Giudice (IS).
Per Legambiente è il momento di ripensare una strategia unitaria per gli Appennini puntando su dieci pilastri strategici ma soprattutto coinvolgere in questo percorso anche gli esempi che arrivano dalle comunità delle aree protette valorizzando le tante esperienze virtuose territoriali, come la Catasta ha dimostrato di saper fare nella sua breve storia territoriale, già ricca di relazioni, focus sulle identità e le ricchezze naturali, storiche e alimentari del Pollino, costruzione di sinergie con tanti enti, associazioni e professionisti che della montagna hanno fatto una scelta consapevole di sviluppo possibile, al Sud, nel Pollino.