CASTROVILLARI – L’eco e l’emozione per l’appuntamento con il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, sono ancora vivi. Ma il cuore della relazione che il segretario comprensoriale Pollino – Sibaritide – Tirreno, Giuseppe Guido, ha pronunciato alla presenza del numero uno della Cgil e la folta platea di delegati, segretari, iscritti e amministratori, lascia il suo eco che ora ha bisogno di essere trasformato in operatività sui territorio. “Lavoro è Legalità” – questo il tema del convegno – è un binomio che non può scindersi e che porta Guido a ritenere che «il più grande investimento necessario al rilancio del Sud sia proprio l’investimento sulla e per la legalità». per questo ha sottolineato la necessità di impegnarsi, come sindacato, ma insieme alle altre istituzioni del territorio, nella formazione delle coscenze dei giovani attraverso la «costruzione della cultura della legalità perché c’è bisogno di esempi e modelli per le nuove generazioni». Da una parte la lotta alle Mafie ha bisogno del «rafforzamento delle strutture di investigazione e di intelligence» e dall’altra momenti di confronto e formazione perchè i ragazzi «sappiano, capiscano, facciano propria la distinzione tra onestà e criminalità». Dall’altra parte c’è il lavoro che deve rappresentare «il fulcro della strategia di rilancio delle nostre aree interne, soggette a marginalità e spopolamento, ma che, come diciamo da mesi, possono e devono essere volano di sviluppo per il territorio». Per il segretario comprensoriale della Cgil Pollino – Sibaritide – Tirreno «l’immenso patrimonio culturale, i centri storici, le bellezze artistiche, ambientali e paesaggistiche dell’area del pollino» sono proposte e rilanciate alle istituzioni locali come «fulcro di un progetto, un accordo quadro che intorno ad esse costruisca un sistema di welfare e servizi che possa attrarre investimenti e renderle appetibili anche per le nuove generazioni». Inoltre Giuseppe Guido non manca di sottolineare che «c’è bisogno di una strategia che rivendichi servizi e strutture socio-sanitarie alternative agli ospedali, che preveda l’assistenza domiciliare, strutture di prevenzione e di medicina di territorio. Urge costruire un’offerta formativa, scolastica, di qualità, investendo in innovazione e rifuggendo dalla logica, che ancora ci appartiene, che il diritto allo studio è garantito dalla mera presenza in una comunità di una scuola, inseguendo, così, accorpamento dopo accorpamento, il numero minimo di studenti necessari al mantenimento di un plesso piuttosto che di una dirigenza». Lavoro e Legalità si uniscono al «coraggio che ci vuole nel ritenere che è possibile vincere la sfida della compatibilità tra una moderna industria, la sostenibilità ambientale e la tutela della salute». Tra questi esempi cita l’accordo firmato presso il Ministero e con il Parco del Pollino che ha consentito «la riattivazione della centrale a biomasse del mercure, e lo stesso coraggio dovrà servire per costruire un futuro produttivo per il sito della cementeria di Castrovillari che dopo anni è destinata a diventare un centro di macinazione».