Furti a Saracena. Forza Italia chiede la convocazione di un comitato per ordine e sicurezza pubblica

furti saracena

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SARACENA – Parla di «motivato allarme tra i cittadini di Saracena» il coordinamento di Forza Italia della cittadina del Pollino dopo «gli ultimi episodi di furto nelle abitazioni» che «hanno generato grande preoccupazione». Le forze politiche, sebbene non ufficialmente invitate dal primo cittadino all’assemblea pubblica di lunedì, si interrogano sul da farsi. Forza Italia crede che sia il comune a dover «garantire maggiore presenza e sicurezza» e che sarebbe opportuno, «vista la gravità e le modalità di esecuzione dei furti, richiedere la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica anche in accordo con le amministrazioni comunali limitrofe, anch’esse colpite dal fenomeno criminale, per disporre un piano articolato di prevenzione e repressione della criminalità con azioni di maggior presidio del territorio da parte delle forze di pubblica sicurezza e della polizia municipale». C’è in ballo una ipotesi di videosorveglianza di punti nevralgici che «è strumento di indubbia utilità per le forze dell’ordine impegnate nelle indagini» ma non la soluzione «sufficiente ad arginare il grave problema». Così come Forza Italia, attraverso il coordinatore Vincenzo Chiaromonte – ritiene che «la vigilanza del territorio non può e non deve gravare sui cittadini. Il clima di preoccupazione e la richiesta di sicurezza suggerisce un intervento più incisivo, nonostante l’indiscutibile lavoro delle forze dell’ordine, si rende dunque necessaria una presa di posizione netta e decisa da parte della classe politica e principalmente dell’amministrazione comunale, la quale deve darsi una mossa nel voler ripristinare il corpo di Polizia Municipale, indispensabile per un miglior controllo del territorio». Secondo gli azzurri di Saracena «il denaro pubblico va impiegato per servizi di pubblica utilità, come la sicurezza ed il controllo del territorio. Nonostante le casse del comune arrancano, alla luce della delibera di impignorabilità delle somme detenute in tesoreria, l’amministrazione prosegue indomita nella sua caparbia spesa settimanale (gasolio e cooperativa). Alla luce di tutto questo, sarebbe opportuno che il segretario della locale sezione del PD, dato anche il suo ruolo nella segretarie nazionale, anziché chiedere inutili e sterili convocazioni del consiglio comunale, provvedesse a sollecitare i propri dirigenti – governanti affinché si adoperino per una politica diversa e più incisiva per la sicurezza dei cittadini. Servono più fondi per le forze dell’ordine e maggiore certezza della pena, sicuri deterrenti contro la microcriminalità, quindi meno soldi per salvare le banche amiche e più strumenti per le forze dell’ordine».