CASTROVILLARI – Non è una «caccia all’immigrato, ma solo un tentativo di fare chiarezza su alcuni aspetti dell’accoglienza nella nostra città tramite un preciso screening». Lo precisa subito Fratelli d’Italia per non cadere nell’equivoco di una richiesta inoltrata al Comune, nella persona del Sindaco, rispetto al numero sempre più consistente di «profughi o presunti tali che chiedono l’elemosina davanti ai supermercati castrovillaresi. Una moltitudine di ragazzoni di colore, tutti giovani e fisicamente ben messi, che hanno dato vita a una nuova ondata di accattonaggio soppiantando (non ne conosciamo i modi) gli altri fuoriclasse dell’elemosina, i rom». La preoccupazione della sezione “Vincenzo Gangale” è quella che «questa evoluzione possa celare qualcosa di più opaco e pericoloso. In questi mesi abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da cittadini – scrivono i dirigenti di FdI – che lamentano l’insistenza di persone dedite all’accattonaggio a chiedere il resto della spesa piuttosto che la moneta inserita ne carrello, ma che rifiutano in dono qualsiasi prodotto come pasta, biscotti o prodotti per l’igiene». Per questo chiedono al Sindaco, attraverso controlli mirati di Polizia Municipale, di capire se questi soggetti facciano parte «della cooperativa che dovrebbe gestirli ed impegnarli nei progetti di integrazione previsti per legge e per cui lo Stato paga» e approfondire se siano «ospiti presso la struttura di accoglienza, e in caso positivo di redigere un verbale di accertamento e contestazione da inviare alla prefettura per le valutazioni del caso». Inoltre il partito della Meloni chiede anche di effettuare un giro di vite sulle «persone “dedite al bere” e aggressive così da mappare gli esercizi commerciali dove gli vengono venduti alcolici, nonostante l’evidente ubriachezza, per poi andarle a sanzionare».