CASTROVILLARI – Era giunta dal Cile per riportare in patria il corpo del nipote defunto. Un ex detenuto che nel 2009 si era suicidato nel carcere di Castrovillari. La donna, cilena anche lei, era arrivata a Castrovillari qualche giorno fa e si era imbattuta in una storia di mala burocrazia. Dopo aver prodotto i documenti per il rimpatrio della salma ha scoperto che nel cimitero di Castrovillari non è chiaro dove siano conservate le spoglie mortali del giovane. Proprio per questo motivo la donna era stata costretta a fermarsi qualche giorno in città in attesa che il “mistero” sui resti del giovane fosse risolto. Un’attesa che però non è risultata positiva per C.M.R.D. La sessantaduenne donna cilena, infatti, a seguito di alcuni controlli di prevenzione del crimine, è stata riconosciuta residuale di una pena pari a cinque mesi di detenzione per una condanna emessa dal Tribunale di Milano. Motivo per il quale, stamane, il personale del Commissariato di Polizia di Castrovillari l’ha raggiunta e tratta in arresto in esecuzione della pena che deve finire di scontare sul suolo italiano. Sullo sfondo di questa vicenda resta però da chiarire che fine abbia fatto il corpo del giovane cileno suicidatosi in carcere che ancora nessuno sa dire in quale spazio del campo santo cittadino sia stato tumulato.