Fedele Calvosa ricordato a quarant’anni dalla sua uccisione per mano del terrorismo di sinistra

locandina 8 11 2018

locandina 8 11 2018CASTROVILLARI – Fedele Calvosa fu Procuratore Capo presso il tribunale di Frosinone, vittima del terrorismo di sinistra rivendicato dalle Formazioni Comuniste Combattenti. Era nato a Castrovillari e dopo i suoi studi presso l’università di Napoli ed il concorso in magistratura inizio la sua carriera proprio nel tribunale del Pollino che domani lo ricorderà con un convegno organizzato dall’associazione di Cultura classica e l’Aiga, nel giorno della sua uccisione (l’8 novembre 1978) quando cadde in un agguato. Con lui morirono anche l’agente di scorta Giuseppe Pagliei e il suo autista Luciano Rossi. Nell’iniziativa patrocinata dall’amministrazione comunale di Castrovillari sono coinvolti anche gli Istituti Scolastici I.I.S., Mattei e Karol Wojtyla. Alle 9.30 nella sala dell’istituto per Geomtri si ritroveranno in tanti per ricordare l’uomo dello Stato caduto per difendere le istituzioni. Per l’occasione verrà anche scoperto un busto che lo ritrae- opera degli scultori locali Angelo Cherillo e Francesco Ortale e donato dall’Associazione Italiana di Cultura Classica- per mano di Maria Rita Calvosa, direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria e nipote del magistrato. Il convegno verrà introdotto dai saluti del Sindaco, Domenico Lo Polito, del dirigente Scolastico, Bruno Barreca, del Presidente dell’Associazione di Cultura Classica, Leonardo Di Vasto, del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, Roberto Laghi e del consigliere nazionale dell’Associazione Giovani Avvocati, Angela Bellusci. I contributi, moderati dal vice presidente dell’Associazione Cultura Classica, Giovanni Rende, saranno invece a cura della docente dell’Università della Calabria Marta Maddalon, del presidente della Camera Penale di Palmi, Armando Veneto, del giornalista scrittore Paride Leporace, dell’avvocato Angelo Cosentino e della stessa Maria Rita Calvosa. «Un momento- afferma il primo cittadino del capoluogo del Pollino- pregno di significato e di messaggi civici, per richiamare il tributo di sangue dato da questa città, attraverso un suo figlio illustre, per l’importante ruolo che hanno le istituzioni nel far rispettare il bene comune, per la promozione e tutela della democrazia, dei diritti e della sicurezza della comunità. Fattori imprescindibili che necessitano sempre più di esempi e di uomini e donne che testimoniano questa tensione educativa».