CASTROVILLARI – Ha provato a falsificare un testamento per impadronirsi dell’eredità. Ma gli è andata male. I militari della Guardia di Finanza di Castrovillari lo hanno denunciato per tentata truffa, falsità in testamento olografo, cambiale o titoli di credito, nonché utilizzo illecito degli strumenti di pagamento. Nei giorni scorsi per tale reato i finanzieri hanno anche eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente, per un importo di circa 130.000 euro, emesso dalG.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di P.S., di anni 42 scoperto dopo la denuncia presentata dall’unica erede del defunto. Sequestro avvenuto su delega della Procura diretta dal Procuratore Dr. Eugenio Facciolla, e coordinata, per le specifiche indagini, dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Antonino Iannotta. Tutto è iniziato quando è arrivata la denuncia dell’unica erede la quale, rappresentava agli organi di polizia che, all’indomani del decesso del proprio fratello, una terza persona a lei conosciuta – tale P.S., di anni 42 – si era appropriata di taluni libretti e buoni postali contenuti in un borsone appartenuto al de cuius, negandole, di fatto, la disponibilità degli stessi.
Dai successivi accertamenti patrimoniali svolti dalle Fiamme Gialle castrovillaresi si confermavano le circostanze denunciate ed emergeva inoltre, che il truffatore aveva indebitamente prelevato denaro contante con un bancomat appartenuto alla persona deceduta.
Inoltre, con la presentazione di un testamento recante la falsa firma del soggetto defunto, si era recato presso un notaio e l’Agenzia delle Entrate di Castrovillari per intestarsi, con una successione ereditaria, tutto il patrimonio mobiliare ed immobiliare dello scomparso ed in particolare conti correnti e buoni postali, una macchina, un immobile ed alcuni terreni tutti ubicati nel Comune di Civita. Con l’esecuzione del provvedimento sono stati sottoposti a sequestro e consegnati all’erede legittimo, tutti i beni facenti parte dell’asse ereditario, indebitamente sottratti dal truffatore.