CASTROVILLARI – La psicosi da Covid 19 ormai impazza e non risparmia nessuno. Ed anche la città di Castrovillari in queste ore è rimasta vittima di una bufala bella e buona che ha alimentato la diffusione della notizia che al Pronto soccorso di Castrovillari sarebbe arrivato un caso sospetto di Coronavirus. Notizia smentita dal direttore sanitario dell’ospedale civile, Raffaele Cirone, «Nulla di più falso – ha presto dichiarato Cirone – ma solo la frase di un imbecille che non ha capito neppure cosa stava accadendo in pronto soccorso ed ha alimentato la diffusione di un panico inspiegabile. In questi giorni – ha sottolineato il direttore sanitario dell’ospedale castrovillarese con grande senso di responsabilità – bisogna fare attenzione a ciò che si dice perchè le parole sono pietre in una situazione come questa in cui tutti gli animi sono tesi come corde di violino». In pratica nella mattinata una donna di Frascineto, ritornata nei giorni scorsi da Milano e autodichiaratasi in quarantena volontaria (nonostante non sia stata in contatto con persone sospette nè abbia manifestato sintomi di infulenza o altro di sospetto) ha dovuto ricorrere alla cure in pronto soccorso perchè interessata da una forte colica renale. Il personale medico di concerto con il 118 ha così dato precedenza alla donna utilizzando, per trattare il caso di coliche renali, una stanza che – in caso di emergenza da Covid 19 – l’ospedale ha indicato come sala per isolare eventuali casi sospetti. Una procedura che per qualche «imbecille» – come ha sottolineato lo stesso Cirone – è significato subito diffondere la diceria (falsa) di un caso sospetto nell’ospedale. Nulla di più sbagliato, non sapendo quali erano le volontà del personale sanitario: intervenire sulla donna prontamente e rimandarla a casa. A questo proposito Cirone ha inteso ribadire che ad oggi per fortuna la Calabria non ha nessun caso sospetto nè concalamato e comunque l’ospedale di Castrovillari ha messo in atto tutti i protocolli del caso per assicurare a medici, pazienti e familiari la sicurezza necessaria per fronteggiare l’emergenza in atto nel Paese. In questi giorni, infatti, attraverso le indicazioni della dirigenza sanitaria dello Spoke di Castrovillari tutte le unità operativa hanno ricontrollato i protocolli emergenziali, raddoppiato la sanificazione degli ambienti, limitato al massimo la presenza di familiari che assistono i malati, evitando visite superflue ed assembramenti inutili di persone in visita, limitato il numero di volontari in servizio presso le strutture ospedaliere e distribuito le mascherine ed altri dispositivi di sicurezza al personale medico. Ora ci si aspetta che la nuova dirigenza dell’Asp possa presto corroborare la presenza di nuovi medici in pronto soccorso ed in broncopneulologia (che ha chiuso i ricoveri proprio in questi giorni per carenza di medici).