COSENZA- Dieci gli arresti fatti questa mattina dai Carabinieri di Castrovillari (18 gli indagati) in merito all’operazione coordinata dalla Procura di Castrovillari per associazione a delinquere ed altri reati che vanno dalla truffa, ai furti allo spaccio di droga. Operazione che ha concentrato l’attività investigativa durata un anno degli uomini del Maggiore Leotta nei comuni di Spezzano,Firmo, Cetraro e Lungro. “Si tratta – ha detto Eugenio Facciolla, Procuratore Capo di Castrovillari (CS), nel corso della conferenza stampa relativa all’operazione – di un troncone dell’inchiesta che e’ scaturita dall’omicidio del piccolo Coco’ Campolongo ( tra gli arrestati Cosimo Donato, ritenuto l’omicida del piccolo Cocò , il bambino di tre anni ucciso e bruciato in auto nel 2014, a Cassano allo Ionio, e sua moglie Vittoria) . Abbiamo registrato un enorme traffico di droga – ha affermato Facciolla – evidentemente in accordo con le cosche di questo territorio, che e’ in grande movimento sul fronte delle alleanze criminali. E dove c’e’ la droga ci sono anche le armi. La contestazione principale e’ quella dell’associazione per delinquere – ha aggiunto Facciolla – e abbiamo rilevato anche che nella zona ci deve essere un forte canale di approvvigionamento di banconote false”. Sul mercato illegale, mille euro false costano 300 euro “vere”. E nella zona del Pollino gli inquirenti avevano ricevuto molte denunce da commercianti che hanno ricevuto in pagamento il denaro falso. Al termine Facciolla ha anche lanciato l’ennesimo allarme sulle carenze nell’organico della sua Procura. “Siamo solo sei magistrati – ha detto – anche se sulla carta dovremmo essere nove. Senza il grande supporto delle forze dell’ordine, non saremmo davvero in grado di dare risposte ai cittadini – ha detto Facciolla – e sabato saro’ a Roma per rappresentare e portare le istanze di tutte le procure del distretto. La situazione e’ davvero drammatica, non abbiamo neanche personale amministrativo”.